Autore Topic: Tre anni fa la morte di Eluana Englaro: biotestamento, legge 'dispersa' [Cittadino e Istituzioni]  (Letto 1066 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Tre anni fa la morte di Eluana Englaro: biotestamento, legge 'dispersa'
Ma c'è chi preme per chiudere


Quando mori' Eluana Englaro, il 9 febbraio 2009, il parlamento non si occupo' d'altro per giorni: la legge sul biotestamento era la priorita'. Bisognava chiudere presto, dare al paese una normativa che, secondo gli intenti della maggioranza di allora, quella guidata da Silvio Berlusconi, doveva impedire che ci potesse essere un nuovo caso Englaro. Bisognava dire un "no" chiaro all'eutanasia e mettere regole rigide attorno alle disposizioni anticipate di trattamento da parte dei cittadini. Ovvero nessuno stop ad alimentazione e idratazione in caso di perdita permanente di coscienza. Fatta eccezione per i casi in cui queste diventano dannose per il paziente. Un passaggio che per gli operatori sanitari "era gia' scontato". L'ultima parola deve sempre spettare al medico. Dunque, subito giu' il testo, firmato dal senatore Raffaele Calabro', poi la corsa a Palazzo Madama per arrivare al si'. Una corsa che ha subito un brusco rallentamento alla Camera dove il testo e' passato dopo un iter lungo (due anni) e con diverse modifiche. L'insediamento del governo Monti ha messo infine all'angolo la legge (contestatissima fuori e anche da una buona parte del parlamento) che stava riprendendo il suo cammino in commissione Sanita' al Senato. Ma c'e' chi pensa che si possa ancora chiudere, che la norma che affida al medico l'ultima parola sul trattamento terapeutico che un paziente puo' rifiutare o meno quando finisce in condizioni di incoscienza permanenta 's'abbia da fare'.

Mai stop idratazione-alimentazione, l'ultima parola spetta al medico
Il testo uscito dal Senato nella primavera del 2009 aveva spaccato maggioranza e opposizione e sollevato un vespaio di polemiche fra gli operatori del settore sanitario. Quello a cui la Camera ha dato l’ok, nel luglio del 2011, non ha ricomposto le divisioni. Soprattutto perche' resta il "no" assoluto, non tanto all'eutanasia, su cui gli italiani stessi restano molto divisi, ma perche' impedisce ai cittadini di scrivere nero su bianco che non vorranno essere alimentati e idratati artificialmente in caso di perdita permanente di coscienza.

Divieto di eutanasia o di aiuto al suicidio - Nutrizione e alimentazione artificiali mai oggetto di dichiarazioni anticipate di trattamento e divieto di sospenderle a meno che non siano piu' efficaci nella fase terminale della vita. Ecco i nodi del testo uscito da Montecitorio. Anche la platea dei fruitori delle Dat, Dichiarazioni anticipate di trattamento, e' stata ristretta.

Divieto di eutanasia - La legge "riconosce e tutela la vita umana, quale diritto inviolabile e indisponibile, garantito anche nella fase terminale dell'esistenza e nell'ipotesi in cui la persona non sia piu' in grado di intendere e di volere, fino alla morte accertata". Esplicito il "divieto di ogni forma di eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al suicidio" con riferimento agli articoli 575 (omicidio), 579 (omicidio del consenziente) e 580 (istigazione o aiuto al suicidio) del codice penale. Il medico e' obbligato a informare il paziente sul divieto di eutanasia. E' stabilito il principio dell' "alleanza terapeutica" nelle fasi del fine vita. Nel passaggio alla Camera, e' stato inserito il diritto per i pazienti terminali o in condizione di morte prevista come imminente di essere assistiti con un'adeguata terapia del dolore secondo quanto previsto dai protocolli delle cure palliative.

Consenso informato - Ogni trattamento sanitario e' attivato previo consenso informato esplicito dopo corrette informazioni dei medici. L'alleanza terapeutica si esplicita in un documento di consenso informato, firmato dal paziente, che diventa parte integrante della cartella clinica.

Stop idratazione e alimentazione solo per malati terminali - Idratazione e alimentazione non possono mai essere interrotte. L'unica eccezione diventa quella dei malati terminali nel caso "risultino non piu' efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo". Il disegno di legge Calabro' conteneva il divieto assoluto dello stop. In commissione Affari sociali di Montecitorio la previsione era stata 'ammorbidita' con l'eccezione della non assimilazione. Poi e' arrivata l'ulteriore 'stretta' in aula con la speficificazione della "fase terminale" del malato. Alimentazione e idratazione artificiale "non possono formare oggetto" di Dat.

In Dat solo orientamenti su trattamenti - L'aula della Camera ha circoscritto ulteriormente i contenuti del biotestamento. Nelle Dat si potranno esprimere "orientamenti" (e non volonta') solo sui trattamenti che si intende attivare, ma non su quelli che si vuole sospendere o a cui ci si rifiuta di essere sottoposti. I trattamenti vengono ora definiti "terapeutici" e non piu' "sanitari". Rimane comunque la previsione che si possa rinunciare a cio' che e' "di carattere sproporzionato o sperimentale", ossia l'accanimento terapeutico.

Ristretta la platea - Nel passaggio dal Senato alla Camera, si era ampliata la platea dei beneficiari: le Dat si sarebbero applicate non piu' solo agli stati vegetativi, ma anche a chi si trovava "nella incapacita' permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze". Con un nuovo emendamento si stabilisce invece che le Dat valgono solo quando c'e' "accertata assenza di attivita' cerebrale integrativa cortico-sottocorticale". Nella pratica, si tratta di un ritorno agli stati vegetativi.

Video-ricostruzioni vietate - Niente videotestamenti o ricostruzioni di intenti fatte a posteriori. Il biotestamento si potra' fare solo in forma scritta o dattiloscritta con firma autografa del soggetto interessato. "Eventuali dichiarazioni di intenti o orientamenti espressi dal soggetto al di fuori delle forme e dei modi previsti dalla presente legge non hanno valore e non possono essere utilizzati ai fini della ricostruzione della volonta' del soggetto". Le Dat saranno raccolte in un registro nell'ambito di un archivio unico nazionale informatico presso il ministero della Salute. Potranno essere redatte presso il medico curante e registrate (ma non c'e' l'obbligo) presso le Asl che poi le trasmetteranno all'archivio del ministero. Le Dat hanno validita' di 5 anni e possono essere rinnovate.

Nomina fiduciario o intervengono i familiari - Nel testamento biologico si puo' nominare un fiduciario. Se questo non avviene, i compiti assegnati a quest'ultimo passano in mano ai familiari, nell'ordine previsto dal codice civile per le successioni dei beni materiali. Si parte, dunque, dai genitori, passando per i figli e i successivi gradi di parentela.

Niente piu' collegio 'ad hoc' per controversie - Nel passaggio alla Camera 'salta' la previsione di un collegio medico, designatto dall'azienda sanitaria, per dirimere le controversie tra medico e fiduciario. In pratica, il medico curante torna ad avere piu' potere decisionale, visto che gli orientamenti del malato saranno da lui valutate "in scienza e coscienza in applicazione del principio dell'inviolabilita' della vita umana". Il medico non sara' piu' 'stoppato' da una commissione di parere diverso. E sempre in tema di controversie, e' stato soppresso l'articolo che consentiva l'autorizzazione del giudice tutelare sui trattamenti sanitari in caso di contrasti tra i soggetti legittimati a esprimere il consenso.
« Ultima modifica: Aprile 18, 2014, 23:34:37 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 

funcool3

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Re:Tre anni fa la morte di Eluana Englaro: biotestamento, legge 'dispersa'
« Risposta #1 il: Febbraio 12, 2012, 12:33:32 pm »
dobbiamo ringraziare la chiesa e i suoi seguaci se tutte queste persone soffrono e non hanno possibilità di scelta visto che hanno deciso per loro!
 

Offline Aquila

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Re:Tre anni fa la morte di Eluana Englaro: biotestamento, legge 'dispersa'
« Risposta #2 il: Febbraio 13, 2012, 13:51:59 pm »
Che tristezza, speravo tanto finalmente si potesse creare il testamento biologico, nonostante si viva nel 2012 questo paese resta schiavo della chiesa e della sua ipocrisia, con tutto il contorno di comodo e interessi...

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