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Dal 2010 impronte per tutti e via i ticket sanitari... [Cittadino e Istituzioni]

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garfield:
Via i ticket sanitari sulla diagnostica dal prossimo anno, ma senza l'aiuto economico (400 milioni) previsto dal governo. Tutte le carte d'identità, poi, dal 2010 dovranno contenere, le impronte digitali dei cittadini. Sono alcune delle novità approvate durante la seduta notturna con la quale le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno dato il via libera al disegno di legge della manovra finanziaria, inviando all'aula il provvedimento sul quale viene dato per scontato l'arrivo della fiducia. Ecco, in sintesi, alcune delle principali novità approvate.

VIA TICKET MA SENZA AIUTO GOVERNO: Stop ai ticket sulla diagnostica anche nel 2009, ma senza i 400 milioni che il governo ha annunciato di essere disposto a mettere sul tavolo per coprire la metà delle copertura necessaria. Tutto resta, per ora, sulle spalle delle regioni. Il governo aveva però annunciato ieri di essere pronto a mettere sul tavolo la metà delle risorse necessarie (400 milioni).

SICUREZZA: E' stato approvato l'emendamento che rimpolpa i fondi per la sicurezza con 300 milioni.

IMPRONTE DIGITALI: Impronte digitali per tutti dal primo gennaio 2010. La norma, approvata durante la notte, raddoppia a 10 anni la validità della carta d'identità, che oltre alla fotografia dovrà essere munita anche delle impronte digitali. Già oggi, sulle sole carte d'identità elettroniche, viene presa l'impronta di un dito (genericamente l'indice) per ciascuna mano, mentre nulla è previsto sulle carte d'identità tradizionali.

FALSI ESENTI SANITA': Vita dura per i furbi che dichiarano un basso reddito per ottenere l'esenzione sanitaria dalle prestazioni diagnostiche. Saranno ora fatti veloci controlli incrociati e, se l'autodichiarazione risulterà falsa, le Usl recupereranno le somme non versate.

STRETTA SU 'DEGENZE' PRIVATE: Stretta per le strutture private in convenzione. Le Usl non pagheranno più "pie di lista" ma potranno decidere di introdurre autorizzazioni preventive in alcuni casi e bloccare i pagamenti se questi superano una certa soglia. Poi dovranno controllare almeno il 10% (e non più il 2%) delle cartelle cliniche e delle corrispondenti schede di dimissioni. Per alcune patologie i controlli potranno essere a tappeto.

VIA NORME SU AUTORITA' ENERGIA: Salta, come preannunciato ieri, la norma azzera-vertici per l'Authority per l'Energia. La norma originaria prevedeva la decadenza del board dell'autorità entro trenta giorni dalla conversione del decreto. Un emendamento del governo ha cancellato l'intero articolo.

SI ALLENTA STRETTA SU SINDACI VIRTUOSI: Cambia la stretta sui sindaci. Un emendamento del relatore fa saltare il taglio del 20% delle indennità di funzione e dei gettori di presenza dei sindaci e dei consiglieri comunali degli enti locali virtuosi. Per contro quelli con i conti in rosso dovranno stringere la cinghia di più: per loro il taglio passa al 30%. In pratica il 90% dei comuni rimarrà fu ori dal taglio.

MENO RISORSE A COMUNITA' MONTANE IN PIANURA: diventano più rigoroso i finanziamenti per le comunità montane: in totale riceveranno 30 milioni in meno all'anno dal 2009 al 2011, con un'ulteriore aggiunta. Il taglio sarà graduato su base altimetrica: più la comunità montana è "marina" e più la sforbiciata sarà pesante.

FAS VA A MEZZOGIORNO, ARRIVA BANCA SUD: Sono state approvate alcune norme volute dalla maggioranza, con alcuni paletti richiesti dall' opposizione. Il Fas, il fondo per le aree sotto utilizzate, guarderà così soprattutto al Sud. In particolare gli stanziamenti del quadro strategico nazionale dovranno essere indirizzati per l'85% al Mezzogiorno. Nasce poi la Banca per il Sud.

AL PALO IL "SALVA-BUCO" ICI: Resta 'parcheggiato' l'emendamento del governo - potrebbe essere recuperato nel maxi emendamento sul quale il governo porrà la fiducia - che, tra le altre modifiche, cancella la norma che imponeva il rispetto della copertura non solo per il saldo netto da finanziare ma anche per il fabbisogno del settore statale e per l'indebitamento netto della pubblica amministrazione (il deficit). L'emendamento del governo serviva soprattutto a superare l'impasse che si è creato al Senato che sta esaminando il decreto fiscale con il taglio dell'Ici che non è coperto per quasi un miliardo per il fabbisogno.

MANOVRA: COMMISSIONI DANNO OK DECRETO,ORA TOCCA A AULA
di Chiara Scalise
La prima partita sulla manovra è stata vinta: le commissioni Bilancio e Senato della Camera sono riuscite a terminare l'esame del decreto legge che anticipa la finanziaria e ora il testo è pronto per approdare in Aula a Montecitorio. Dieci ore di discussione, pause e qualche battibecco fra maggioranza e opposizione, poi il rush finale in cinquanta minuti con votazioni a raffica e il via libera.

Dalla Robin tax allo stop ai ticket sulla diagnostica, sono davvero numerose le misure che hanno ottenuto l'ok; due misure restano però fuori: il nucleare e l'articolo che prevede la 'riforma della finanziaria''. Uno stop, quest'ultimo, che potrebbe creare più di qualche grana perché nelle sue pieghe contiene la soluzione per il 'buco' da un miliardo che si è aperto nel decreto Ici all'esame in queste ore al Senato. Certo un rimedio in extremis potrebbe arrivare con la presentazione del maxiemendamento, e quindi con la richiesta di fiducia sul decreto manovra. Vero è che opposizione e maggioranza hanno chiesto a gran voce di rispettare il lavoro fatto in commissione ottenendo dal governo un impegno in questo senso. Ma inserire sotto il pressing della necessità una proposta già presentata, e discussa, in commissione potrebbe essere considerata una via d'uscita praticabile. Tornando alla 'nottata' nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, spicca una novità introdotta a sorpresa con il consenso bipartisan: dal 2010 sulla carta d'identità accanto alla foto ci dovrà essere anche l'impronta digitale. La proposta firmata dal Pdl è stata votata anche dal Pd: "Così si "dissinnesca la questione Rom. Ora le impronte - dice Antonio Misiani - saranno prese a tutti".

 Impronte digitali per i cittadini italiani quindi, ma anche più rigore per i controlli sui 'falsi esenti' dalla spesa medica e via libera all'abolizione del ticket sulla diagnostica e a maggiori fondi sulla sicurezza. Coro di sì poi al 'taglia-leggi', vale a dire la misura che sfoltisce il nutrito pacchetto di leggi italiane. Dilazionati però i tempi: la novità dovrà entrare in vigore entro l'anno e non più per fine agosto. In arrivo poi 300milioni per la sicurezza, le novità per il Fas (85% alle regioni meridionali) e alla banca del Sud; sì anche alle novità sulle infrastrutture militari e infine via libera a un emendamento che punta sulla ricerca nucleare di quarta generazione.

edi67:
Bene non male come decreto mi auguro il tutto venga fatto rispettare

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