Capitol Records VS ReDigi..La compravendita di musica digitale usata è illegale
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ReDigi ha perso (almeno per ora) la sua battaglia contro Capitol Records: la decisione del giudice Richard J. Sullivan è chiara e sottrarsi alle limitazioni che il mercato dell’usato digitale impone è impossibile. Cosa è successo esattamente? Ripercorriamo la vicenda dal 2011, per capire quali erano le posizioni avanzate dalla startup.
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Compravendita di tracce audio usate: è possibile?
ReDigi è una piccola società con sede a Boston che ha cercato di incentrare la sua attività sulla compravendita di tracce audio acquistate da altri servizi online, nella fattispecie del caso da iTunes. A far valere i suoi diritti era stata Capitol Records, che aveva depositato una richiesta di ingiunzione contro l’azienda, ritenendo illegale una tale pratica commerciale.
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Azione legale frena il successo
La vicenda risale al 2011: la piattaforma che consentiva agli utenti di caricare e rivendere le tracce audio acquistate presso altri rivenditori sembrava destinata al successo, ma l’azione legale per violazione di diritti di riproduzione è arrivata subito; Capitol Records era convinta, e lo è tuttora ovviamente, che ReDigi distribuisse, così, copie non autorizzate di file via internet
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Ricorso importante
La società ha presentato ricorso e i prossimi mesi saranno importantissimi non soltanto per lei: anche Apple e AM.AZ.ON si stanno muovendo nel mercato dell’usato digitale e decisioni del genere saranno sicuramente indicative in tal senso.
Via | New York Times
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