Mozilla ha rilasciato la versione finale di Firefox 17, che si presenta al nostro cospetto con una serie davvero interessante di novità legate alla sicurezza e ai social network.
Innanzitutto è stata disabilitata l’esecuzione automatica dei plugin più datati (e quindi potenzialmente pericolosi), come Java e Flash, che vengono adoperati solo in modalità click-to-play, è stato aggiunto il supporto al notification center di OS X Mountain Lion e sono state introdotte nuove API social che permettono di avere notifiche e chat di Facebook direttamente nel browser (senza usare estensioni). Ecco la lista completa delle novità:
NEW – First revision of the Social API and support for Facebook Messenger
NEW – Click-to-play blocklisting implemented to prevent vulnerable plugin versions from running without the user’s permission (see blog post)
CHANGED – Updated Awesome Bar experience with larger icons
CHANGED – Mac OS X 10.5 is no longer supported
DEVELOPER – JavaScript Maps and Sets are now iterable
DEVELOPER – SVG FillPaint and StrokePaint implemented
DEVELOPER – Improvements that make the Web Console, Debugger and Developer Toolbar faster and easier to use
DEVELOPER – New Markup panel in the Page Inspector allows easy editing of the DOM
HTML5 – Sandbox attribute for iframes implemented, enabling increased security
FIXED – Over twenty performance improvements, including fixes around the New Tab page
FIXED – Pointer lock doesn’t work in web apps (769150)
FIXED – Page scrolling on sites with fixed headers (780345)
Le nuove funzioni social di Firefox non sono attivate di default. Per attivarle, facendo comparire pulsanti e sidebar di Facebook nel browser, occorre andare in about:config, cercare la chiave social.enabled e fare doppio click su di essa per assegnarle il valore true. L’applicazione delle modifiche avviene in maniera immediata, senza necessitare del riavvio del browser.
Firefox 17 è già disponibile presso i canali di distribuzione ufficiali, quindi potete scaricarlo semplicemente collegandovi al sito getfirefox.com oppure usando la funzione di aggiornamento automatico inclusa nel software. Per Windows, OS X e Linux.
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