Autore Topic: È nato Siel, piccolo gipeto  (Letto 1078 volte)

Descrizione:

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline ninfea

È nato Siel, piccolo gipeto
« il: Giugno 04, 2011, 09:58:02 am »


È nato Siel, piccolo gipeto
Lo aspettavamo dal 1913
   
Il pulcino è tenuto sotto controllo 24 ore su 24 con le telecamere
ALESSANDRO PREVIATI
Fiocco azzurro nel parco nazionale del Gran Paradiso. E’ nato in Valsavarenche il gipeto «Siel». Il primo esemplare venuto alla luce sulle Alpi occidentali italiane dal 1913, data dell’ultimo abbattimento in Val di Rhêmes. «E’ un evento eccezionale - spiega l’ispettore del servizio di sorveglianza del parco, Luigino Jocollè - dopo l’estinzione agli inizi del ’900, il gipeto è stato reintrodotto negli Anni ’80 ma, fino ad oggi, sulle Alpi occidentali italiane non era mai avvenuta la schiusa di un uovo».

Siel, che ha fatto capolino dal nido dei genitori una decina di giorni fa, viene tenuto sotto controllo dai guardaparco del Gran Paradiso. Una sorta di «Grande Fratello» naturalistico. Ma a distanza di sicurezza ad almeno due chilometri dal nido. «Andando troppo vicino - spiega Jocollè - rischieremmo di disturbare la “famiglia”. Abbiamo iniziato il monitoraggio del nido a gennaio, quando la coppia di gipeti adulti si è stabilita in questa zona».

Il nome Siel (Cielo in dialetto valdostano) è stato deciso dagli alunni della scuola elementare di Valsavarenche, entusiasti del fatto che il grande avvoltoio abbia scelto proprio la loro valle per riprodursi. Il monitoraggio dei gipeti viene eseguito dai guardaparco con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato. «Prevediamo che Siel esca dal nido entro i primi cento giorni dalla nascita - aggiunge Jocollè - dovrebbe spiccare a fine agosto. Sarà un momento storico per il parco, come lo è stata la sua nascita».

Le guardie non rivelano altri particolari sulla posizione del nido. E’ da febbraio che al Gran Paradiso sono tornati questi splendidi rapaci. Un evento atteso già da diverso tempo, dato che l’«avvoltoio degli agnelli», tra l’ottocento e primi del novecento, è stato cacciato dall’uomo per la sua fama di sterminatore di piccoli ovini da allevamento. Un errore grossolano perché questo volatile, capace di un’apertura alare di quasi tre metri, si ciba solo di carcasse ed è ghiotto soprattutto di ossa. Il suo ritorno sui massicci montuosi delle Alpi, ha rappresentato un evento naturalistico di eccezionale importanza. Ora l’attenzione è tutta per Siel, atteso nel parco da quasi un secolo. E’ la rivincita della natura.
                                  
 


Cliccate il BANNER sopra, sarete di grande Aiuto. GRAZIE !