Autore Topic: Dall'insegnante all'ex vigile: riscuotevano la pensione di parenti defunti  (Letto 315 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Dall'insegnante all'ex vigile: riscuotevano la pensione di parenti defunti
E' lotta senza quartiere da parte della Guardia di Finanza ai 'furbetti'


E' lotta senza quartiere da parte della Guardia di Finanza ai "furbetti": persone spesso senza scrupoli che mettono in campo piccoli o grandi truffe e che spesso lucrano sui fondi pubblici, per di più evadendo il fisco. L'ultima operazione è stata svolta dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, in stretta collaborazione con l'Inpdap, dopo una "analisi di rischio" tra tutti coloro - sono 2.700.000 persone che beneficiano di una pensione gestita dall'Istituto.

Individuati "casi sospetti", è così scattata, il 16 gennaio scorso, un'operazione in 45 province, che ha portato alla denuncia di 79 truffatori e all'arresto in flagranza di quattro persone che avevano incassato illecitamente complessivi 8 milioni di euro. Tra i casi accertati vi sono quelli di una insegnante, della provincia di Messina, che riscuoteva, dal 1999, la pensione della madre deceduta; una tutrice, che sin dal 1986, ogni mese, é andata allo sportello a ritirare la pensione spettante ad un familiare defunto; la moglie di un professionista, residente in provincia di Avellino, che dal 2005 incassava la pensione di reversibilità della madre morta; un conto corrente intestato ad una persona morta, sul quale veniva accreditata la pensione, che puntualmente i figli, uno dei quali avvocato in provincia di Roma, "ripulivano".

Sono stati, inoltre accertati i casi di un ex vigile urbano in Romagna che prelevava da un libretto postale i suoi emolumenti pensionistici e quelli della madre morta nel 2007; di un dipendente pubblico in provincia di Trapani, che si recava allo sportello a riscuotere la pensione della madre morta, assentandosi senza permesso dal proprio posto di lavoro; di un disabile della provincia di Roma che, probabilmente, ha utilizzato l'espediente di riscuotere la pensione del genitore defunto, per integrare la minima pensione di invalidità di cui è legittimo titolare. La modalità delle truffe è risultata articolata: sono stati scoperti sia coloro che non rinunciavano al prelievo in contanti presso lo sportello postale, sia quelli che preferivano il più comodo accredito in conto corrente con successivo prelievo bancomat. In un caso un truffatore è riuscito a far intestare una carta ricaricabile a un parente morto, ottenendo, peraltro, anche un finanziamento a nome di quest'ultimo. La maggiore concentrazione di truffe è stata accertata a Roma e Palermo. L'operazione - da quanto si è appreso non è ancora conclusa e sono tuttora all'esame della Guardia di Finanza altre posizioni "sospette".

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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