BTjunkie è tornato accessibile in Italia, grazie a Google App Engine
BTjunkie è di nuovo navigabile dall’Italia:
il popolare tracker per BitTorrent, il più utilizzato dopo la débâcle di The Pirate Bay, è accessibile grazie a un proxy installato via Google App Engine. Una soluzione più difficile da censurare, per le autorità italiane, perché dovrebbero rivalersi su Google. Certamente non è finita qui.
Le vicissitudini di BTjunkie in Italia sono iniziate con l’accusa di avere provocato il fallimento di Dahlia TV, un’emittente a pagamento sul digitale terrestre. La magistratura italiana aveva ordinato il blocco del tracker per il nostro Paese: recentemente, è stato istruito un processo a Fastweb ed NGI, accusati di favoreggiamento.
Nel frattempo BTjunkie aveva realizzato un primo proxy per riattivare l’accesso agli utenti italiani. Lo Stato ha bloccato pure quest’ultimo. Insoddisfatti, i manutentori del portale hanno optato per una nuova soluzione: Google sarà ritenuta corresponsabile? Al momento BTjunkie è in Italia e la parola passa alla Guardia di Finanza.
Via | TorrentFreak