Autore Topic: Finto "free download", Gip di Milano dispone sequestro sito per truffa  (Letto 1065 volte)

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Offline ninfea

Finto "free download", Gip di Milano dispone sequestro sito per truffa
Su www.italia-programmi.net centinaia di consumatori si sono registrati pensando di scaricare gratis software di utility e si sono visti tempestati di richieste di pagamento. Ma a Roma 3 mesi fa un altro Gip negò la misura preventiva di oggi
Due procure, Milano e Roma, stanno lavorando da mesi sul sito internet www.italia-programmi.net dove centinaia di consumatori si sono registrati pensando di scaricare gratuitamente software di utility e si sono visti tempestati di richieste di pagamento di un abbonamento biennale per un importo di 96 euro da corrispondere in via anticipata.

C’è, però, una differenza sostanziale: il gip di Milano, Cristina Di Censo, proprio ieri, ha disposto il sequestro preventivo del sito, inibendo agli internet provider italiani di accedervi, perchè «l’attualità e la diffusività del fenomeno è comprovata dal ripetersi delle segnalazioni che, quotidianamente, continuano a pervenire alla pg e alla procura anche per via telematica» e dal fatto che «le minacce rivolte agli utenti (restii a pagare i 96 euro, ndr) sarebbero addirittura arrivate a paventare una prossima loro convocazione presso ’il tribunale regionale giudiziario', ovviamente inesistente».

A Roma, invece, il gip Valerio Savio, ben tre mesi fa, ha bocciato un’analoga richiesta di sequestro avanzata dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Nicola Maiorano «mediante l’immediato oscuramento e rimozione dai risultati di ricerca dei maggiori motori nazionali e provider (Google inc, Virgilio, Libero, Tiscali, Yahoo! Microsoft Corporation)», dei link riconducibili al sito internet «al fine di inibire agli ignari internauti italiani la possibilità di raggiungerlo e di esserne ingannati».

«Difetta la prova - scriveva così il giudice Savio il 2 gennaio scorso - che siano ’attualmente' in essere condotte artificiose e, quindi, che il reato sia ’attualmente' commesso e che ’attualmente' vi sia specifica e stabile relazione tra il contenuto del sito e la possibilità, il rischio che con tali contenuti vengano commessi ulteriori reati».

Da allora i fascicoli finiti all’attenzione della procura di Roma (che procede contro ignoti per tentata truffa) si sono moltiplicati: sono diventati almeno 600 e provengono da ogni parte d’Italia per ragioni di omogeneità processuale. Gli inquirenti sono sulle tracce di un conto corrente (aperto a Cipro) dove sarebbe confluita parte dei soldi pagati dalle vittime.

A sollecitare i pagamenti sarebbe la Estesa Limited, una società che ha sede alle Seychelles ed è proprietaria del sito incriminato. Ma anche la procura di Milano sta lavorando per gli stessi fatti su più di un centinaio di fascicoli. Dunque, non è da escludere che prima o poi i pm di Roma e del capoluogo lombardo decidano di incontrarsi per fare il punto della situazione e stabilire quale ufficio giudiziario sia alla fine competente per concludere gli accertamenti. (Agi)

http://www.aduc.it/comunicato/italia+programmi+net+consigli+aduc+consumatori_19198.php
                                  
 

Offline ambarambacicicoco

Re:Finto "free download", Gip di Milano dispone sequestro sito per truffa
« Risposta #1 il: Aprile 03, 2012, 21:17:23 pm »
 :applausi: :applausi: :applausi:

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 

Offline pinkfloyd

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La truffa online in cui è cascato anche Napolitano
« Risposta #2 il: Aprile 04, 2012, 11:55:51 am »
Il sito messo in piedi da una società offshore è stato bloccato dalla Procura di Milano dopo che anche il presidente della Repubblica è finito nel mirino

blog ne parlano ormai da quasi un anno: il sito programmi.net ha ingannato almeno 25mila persone costringendole a pagare per il download di programmi completamente gratuiti come skype, flash player e molti altri. Ora, racconta un'inchiesta del Corriere della Sera, la Procura di Milano ha disposto l'oscuramento del portale sotto accusa e ha avviato le indagini. L'operazione è scattata lo scorso 6 febbraio, quando anche il presidente Giorgio Napolitano si è visto recapitare al Quirinale un'insolita ingiunzione per il pagamento di software free.

Dietro la truffa c'è Estesa Limited, una società offshore con sede a Mahe, nelle isole Seychelles. Il sito programmi.net consiste in una piattaforma – tra l'altro ben piazzata su Google grazie all'acquisto di parole chiave su AdWords – dove è possibile scaricare software con licenza free. Ma il guaio arriva quando ci si registra al sito per avviare i download. Infatti la sottoscrizione, apparentemente gratis, vincola l'utente a pagare un abbonamento biennale di 8 euro al mese.

Ma la storia non finisce qui, perché a chi si rifiuta di pagare arrivano lettere che intimano il ricorso a vie legali da parte della piattaforma online. Quanto basta, purtroppo, per intimorire migliaia di persone che hanno deciso comunque di pagare la somma richiesta dal servizio di Estesa. E pensare che nella rete di programmi.net era finito anche Antonio Catricalà, presidente dell' Antitrust (Agcm).

Come spiega Agoravox.it, la prima istruttoria dell'Agcm nei confronti di Estesa è scattata nell'agosto 2011 dopo le denunce collettive giunte anche da parte dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc). In un primo momento, sembrava che programmi.net avesse optato per la trasparenza, scrivendo in chiaro sul sito che l'apertura dell'account comportava il pagamento di 8 euro mensili. Ma, come rivelano le indagini, nelle ore notturne – in cui il flusso di download è più intenso – dalla homepage scompariva ogni accenno all'abbonamento.

Infine, a marzo l'Agcm ha multato Estesa per 1,5 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette. Ora che il sito programmi.net è stato oscurato, agli investigatori non resta che quantificare il numero di vittime truffate in Italia. Ma il fenomeno riguarderebbe anche altri paesi: è probabile che dietro l'azienda offshore ci sia Euro Content, la società inglese che gestiva easy-download.net. Si trattava di un sito molto simile a quello denunciato da Aduc. Anche in questo caso, scattò una multa da 960mila euro.

(Credit per la foto: Mario Carlini - Iguana Press)
http://daily.wired.it
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Offline pinkfloyd

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GdF: NON PAGATE Italia-Programmi.net
« Risposta #3 il: Aprile 04, 2012, 11:59:31 am »
Il tempo di Italia-Programmi.net si sta esaurendo. Assolutamente NON PAGARE. A dirlo è il GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza.

Questo il loro comunicato giunto oggi 29 marzo:


Si stringe il cerchio attorno alla fantomatica società “Italia-Programmi.net”, l’azienda che sta tempestando di mail e di lettere “tradizionali” decine di migliaia di persone con la pretesa di circa un centinaio di euro per un presunto abbonamento a servizi telematici.

“Italia-Programmi.net”, già sanzionata dal Garante Antitrust e nel mirino di numerose Procure della Repubblica, sta continuando ad inviare messaggi dal tono minaccioso prima richiedendo il pagamento, poi comunicando di aver intrapreso le vie legali, dopo ancora informando dell’esistenza di un procedimento civile presso un tanto fantasiosissimo quanto non meglio identificato “tribunale regionale giudiziario”, quindi segnalando di aver affidato la pratica ad una struttura specializzata nel recupero dei crediti.

Le indagini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, dirette dal Proc. Agg. Nello Rossi, coordinate dal Pubblico Ministero Nicola Maiorano e affidate agli 007 informatici del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, hanno visto confluire circa 500 denunce e ricevuto numerosi spunti investigativi.

Un intreccio di società (di cui la misteriosa Estesa Ltd. è forse la principale entità) e l’indirizzamento del flusso di denaro indebitamente riscosso verso un conto corrente cipriota sono contorni già ben definiti, così come è ben chiaro il ruolo di un sessantacinquenne ungherese – tale Sandor Dezso Fekete – che apparentemente avrebbe il ruolo di regista della gigantesca truffa.

Le attività investigative hanno innescato una serie di collaborazioni con le Autorità giudiziarie e le Forze di Polizia all’estero, avviando una sorta di staffetta che vede in campo Austria, Germania, Grecia, Cipro, Seychelles e Stati Uniti.

La vicenda – che ricalca il modello fraudolento delle già nota “easy-download.info” – ha origine nell’offerta via Internet di software gratuito: gli utenti a caccia di “free-software” trovano sui motori di ricerca il sito “italia-programmi.net” come contenitore di tutte le informazioni utili per scaricare senza spese le applicazioni di proprio interesse.

Una volta raggiunto il sito web e individuato quel che si vuole scaricare, “Italia-Programmi chiede di compilare una scheda dove solo da poco tempo si parla della sottoscrizione a titolo oneroso di un abbonamento del costo di 8 euro (scritta ben evidenziata) e con il pagamento anticipato di 96 euro per il primo anno (circostanza scritta a caratteri minuscoli). Tale indicazione risulta essere visibile solo negli orari diurni (durante i quali le autorità possono effettuare controlli) mentre in altri periodi della giornata – in assenza di “avvisi” – l’utente rischia di inciampare nell’illusione della totale gratuità.

I cittadini che ricevono lettere di ingiunzione o sollecito non devono eseguire alcun pagamento, ma segnalare alle Forze di Polizia della propria città l’accaduto avendo cura (così da evitare duplicazioni di attività di indagine e di approfondimento) di rappresentare che presso la Procura di Roma su questo episodio criminoso è già attivo il procedimento penale n° 52184/11.

Ulteriori informazioni: www.gat.gdf.it - Il caso: Italia-Programmi.net di Anti-Phishing Italia

Fonte: Anti-Phishing Italia – www.anti-phishing.it


Vivi e lascia vivere, perché niente è più importante della vita, quindi fregatene di ciò che pensano, fregatene di chi non ti è amico, fregatene di chi parla alle tue spalle, vivi alla faccia di coloro che sono invidiosi, vivi alla faccia di chi è falso, dimentica chi ti ha fatto male e sorridi, si indifferente al suo pensiero e ricorda che... il vero amico sei solo tu! Straordinaria follia.
 

Offline pinkfloyd

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Chiuso Italia-Programmi: cosa e’ successo e cosa accadra’
« Risposta #4 il: Aprile 04, 2012, 12:01:27 pm »
Il giorno 3 aprile 2012 verrà ricordato come la fine di Italia-Programmi.net. Un sito web artefice di una delle più grandi truffe del web italiano, che per mesi ha tormentato con le sue lettere i sonni degli italiani, costringendo molti, aimè, pur di uscire dall’incubo a pagare. Adesso è finita. Ma è realmente così? Giustizia è stata realmente  fatta? La risposta è NO.
I responsabili della truffa sono a piede libero, dato che il decreto di sequestro preventivo firmato del GIP Cristina Di Censo su richiesta del Pubblico Ministero Francesco Cajani (data 2 aprile)
sarebbe contro ignoti a causa dell’impossibilità di associare al momento un nome al mandante della truffa. L’unico nome fino ad oggi emerso è quello del sessantacinquenne ungherese Sandor Dezso Fekete.
Ma come confermano gli 007 del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza, che si occupa delle indagini, la posizione dell’uomo è ancora da chiarire.
Il sito non è chiuso ma semplicemente irraggiungibile; attraverso un blocco DNS attutato dai provider italiani che impedisce agli utenti italici di raggiungere Italia-Programmi.net.
Ma che cosa ha portato al sequestro preventivo?
Adesso la gioia lascia il posto alla rabbia. Quella dei centinaia di utenti che da mesi gridavano a gran voce la chiusura del sito, quella delle associazione dei consumatori, ma soprattutto quella di chi ha pagato. Perché la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il nostro Presidente Giorgio Napolitano. Quando si è visto recapitare da parte della Estesa Limited la richiesta di pagamento di 96 euro.
Il fatto, curioso, ha lasciato tuttavia molti utenti sgomenti, tanto da spingere l’ADUC (Associazione per i diritti di utenti e consumatori) a commentare così l’accaduto:

    “Sembra che cio’ sia dovuto al fatto che tra le vittime illustri di questi truffatori ci sia stato anche il nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che lo scorso 6 febbraio sarebbe incappato nella loro rete. Se fosse cosi’ restiamo un po’ basiti dal fatto che l’autorita’ penale ha dovuto attendere illustri vittime prima di muoversi, ma il risultato del sequestro preventivo e’ cosi’ importante che travalica anche le nostre perplessita’: in questo modo si e’ posto un freno alle centinaia di migliaia di sollecitazioni che avrebbero potuto continuare a giungere ai navigatori in cerca di free-software, mentre la “gestione” di coloro che sono gia’ stati raggiunti da questa truffa diventa piu’ semplice per far loro capire che siamo in presenza di una truffa di fronte alla quale cui l’unica cosa da fare e’ non pagare e non interloquire in nessun modo.”

E adesso?
Italia-Programmi.net è ancora attiva, le lettere spedite prima del blocco sono in viaggio e arriveranno ai diretti interessati. NON PAGATE. Per chi invece ha pagato con molta probabilità non rivedrà mai più quel denaro.  Si potrà invece parlare di fine ( quella vera) solo quando le autorità procederanno con l’arresto degli autori della truffa.
Nel frattempo è necessario stare allerta, perché nuove versioni di Italia-Programmi.net potrebbero arrivare e forse anche a  breve. Infatti se in Italia la situazione ha avuto esiti “positivi”; in Europa c’è chi non riesce ad uscire dall’incubo. Top-of-software.de è il tormento degli utenti tedeschi. Il sito ha pesanti analogie con Italia-programmi.net e con molta probabilità un unico filo che collega gli autori della truffa.
Non è il momento di abbassare la guardia.
Fonte: Anti-Phishing Italia – www.anti-phishing.it

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