Autore Topic: Ha intento elusivo la donazione tra coniugi di beni [Cittadino e Istituzioni]  (Letto 1002 volte)

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Offline ninfea


Ha intento elusivo la donazione tra coniugi di beni soggetti a vincolo espropriativo


La donazione intervenuta tra i coniugi ed avente ad oggetto il bene soggetto a vincolo espropriativo solo pochi giorni prima, con delibera comunale, ha intento meramente elusivo: “evitare la plusvalenza che si sarebbe determinata in esito alla già avviata procedura espropriativa”. Così ha sancito l’ordinanza di Cassazione depositata il 7 maggio scorso, n. 9905, che accoglie il ricorso dell’Amministrazione, relativo ad un avviso IRPEF, ed annulla la decisione dei Giudici di merito. La CTR, che riconosceva il diritto del contribuente a conseguire il rimborso richiesto, e sosteneva che l’Amministrazione non avesse “fornito alcuna prova a sostegno della propria tesi”, per la Corte, in realtà, non indicava, nella sua decisione, i concreti elementi utilizzati nel processo decisionale, né l’iter logico seguito. Soprattutto, la pronuncia d’Appello, non era in linea con il principio, più volte richiamato dalla Cassazione, ai sensi del quale, in forza del diritto comunitario, il contribuente non può opporre all’Amministrazione gli atti che costituiscano “abuso del diritto”, ovvero compiuti essenzialmente per conseguire un “vantaggio fiscale”, potendosi, per la Suprema Corte, estendersi tale principio anche all’ambito delle imposte indirette ed a prescindere “dalla natura fittizia o fraudolenta dell’operazione”. Resta al contribuente, in tale contesto, la prova contraria circa l’esistenza di “ragioni economiche alternative o concorrenti con carattere non meramente marginale o teorico” (così Cass. 11236/2011). Per gli Ermellini, che reputano donazione, espropriazione e vincolo di coniugio indici dell’intento elusivo, la CTR, anziché dedurre “il genuino intento di arricchire il donatario”, avrebbe dovuto considerare le rilevanti conseguenze fiscali ricollegabili all’operazione, così come si desume dai valori dell’atto di provenienza del bene (successione) e da quelli esposti dal contribuente in dichiarazione. Tutto ciò a prescindere dalla legittimità, sul piano civilistico, della donazione in sé. Spetterà ora al Giudice del rinvio decidere nel merito in conformità ai principi esposti dalla Corte.


Fonte: www.fiscopiu.it
                                  
 


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