La Rete non finisce mai di stupire. Mentre gli editori di tutto il mondo si spremono le meningi, dibattendosi tra mille incertezze, per capire come farsi pagare i contenuti — siano essi articoli, brani musicali o film — i pirati svedesi di Pirate Bay si inventano «Ipredator»: un nuovo servizio, già disponibile online, che consente agli utenti di navigare in assoluto anonimato facendo in Rete quello che più aggrada senza correre il rischio di venire identificati. E fin qui niente di sconvolgente: la risposta ai tentativi europei, e non solo, di serrare le maglie a protezione del copyright era attesa. La cosa più divertente di questa storia è senza dubbio che i «marpioni» di Pirate Bay, già condannati in primo grado per aver favorito la condivisione illegale di file, hanno trovato anche il modo di fare soldi.
il tutto al modico prezzo di 5 euro al mese
info