Autore Topic: L'ombra del boss...  (Letto 633 volte)

Descrizione:

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline ridethesnake

  • Vice Amministratore
  • *
  • Post: 8665
  • Ringraziato: 4 volte
  • Karma: +476/-3
  • Quando aiuti qualcuno aiuti te stesso.
L'ombra del boss...
« il: Gennaio 06, 2009, 16:13:22 pm »
L’OMBRA DEL BOSS MICHELANGELO ALFANO SU BAGHERIA: “Lo stadio comunale intitolato al fratello del boss”. Il Consiglio vota sì all´unanimità

Il Consiglio comunale di Bagheria ha approvato un atto d´indirizzo per l´intitolazione dello stadio comunale a Pasquale Alfano, imprenditore edile e personaggio controverso, morto alla fine degli anni ´80. Assessore e consigliere comunale, nonché presidente del Bagheria Calcio negli anni ´70, Pasquale Alfano era fratello maggiore e socio in affari di Michelangelo Alfano - uomo di fiducia del boss Leonardo Greco - condannato per associazione mafiosa e morto suicida a Messina nel 2005, alla vigilia dell´ennesimo arresto. Appena qualche anno prima gli erano stati confiscati beni immobili e società per svariati miliardi di lire, parte dei quali intestati ad altri familiari. Pasquale Alfano, imprenditore edile, prima di morire alla fine degli anni Ottanta, aveva lasciato la presidenza della squadra a Michele Aiello, il manager della sanità condannato per associazione mafiosa perché ritenuto vicino a Bernardo Provenzano: il numero due della società calcistica era Pietro Lo Iacono, altro fedelissimo della primula rossa catturata a Montagna dei Cavalli. L´ordine del giorno del Consiglio comunale, presentato da Prestigiacomo (Misto), Cangialosi e Aiello (Pdl), è stato approvato all´unanimità dall´aula pochi giorni prima di Natale. Motivando la proposta ai microfoni dell´assemblea cittadina, Aiello ha elogiato la figura di Alfano (imparentato con l´attuale deputato del Pdl Gabriella Giammanco), ricordando la sua onorificenza di cavaliere del lavoro e il periodo alla guida della società nerazzurra. Nessuna replica da parte di altri consiglieri comunali, fatta eccezione per la decisione di Castronovo (Sd) e Lima (Per risvegliare Bagheria) di abbandonare l´aula al momento del voto, senza però motivare il proprio gesto. L´atto d´indirizzo è stato dunque approvato all´unanimità con il voto trasversale di maggioranza e opposizione. Non è la prima volta che il nome di Pasqualino Alfano viene proposto per dare un nome a luoghi pubblici di Bagheria. Emblematico è il caso del noto centro commerciale di Corso Umberto I – denominato appunto ‘Alfano’ – fatto costruire proprio dall´imprenditore edile nell´ambito di un´operazione speculativa che vide l´avvallo dell´amministrazione comunale del tempo. Senza contare la targa posta a lungo nella piazza che si trova a fianco dell´edificio (oggi “piazza Beppe Montana”, ma ancora nota a molti con il nome “Alfano”), frutto di un´intitolazione abusiva a cui pose rimedio nel 1993 la commissione prefettizia insediatasi in seguito allo scioglimento del Consiglio comunale. Toccherà ora al sindaco Biagio Sciortino decidere se recepire o meno l´indicazione dell´assemblea cittadina, aggiungendo il sigillo “Alfano” allo stadio comunale, peraltro ancora in parte inagibile in attesa dei lavori di ristrutturazione. Opinione contraria all´intitolazione del campo sportivo all´imprenditore edile è stata espressa dall´Associazione antiracket del comprensorio bagherese, che in una nota in controtendenza alla decisione del Consiglio comunale ha chiesto che lo stadio venga intitolato al vice questore ucciso dalla mafia Ninni Cassarà. “Bagheria sta attraversando una fase estremamente delicata della sua storia – si legge nel comunicato - Da una parte la mafia bagherese continua ad avere un forte radicamento nel territorio ma anche un ruolo nell’ambito dei vertici di cosa nostra partecipando attivamente al tentativo di ricostruzione della commissione provinciale, come dimostra l’ultima operazione Perseo. Di contro si registrano alcuni tentativi incoraggianti di contrasto alla cultura dell’accondiscendenza al sistema di potere che la mafia ha creato nel tempo”. “In questo scenario - prosegue la nota - le Istituzioni locali hanno il dovere d’incoraggiare questo percorso con scelte politiche chiare e con conseguenti atti simbolici, come l’intitolazione dello stadio comunale di Bagheria a personalità che hanno dedicato la loro vita, in alcuni casi fino all’estremo sacrificio, per liberare la nostra terra dalla mafia”. “Piena condivisione” del documento dell´associazione antiracket arriva anche dal presidente dell´assemblea cittadina del Pd, Nicola Tarantino, secondo cui quella del Consiglio comunale è “una scelta sbagliata”. “Mi associo all´invito a dare un segnale opposto intitolando lo stadio a Ninni Cassarà” afferma l´ex segretario dei Ds. Giusto Ricupati.

Siciliani  hail2 botte
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2009, 17:16:49 pm da ridethesnake »
Se do da mangiare ad un povero, mi dicono che sono un santo, ma se chiedo perchè quel povero è povero, mi dicono che sono un comunista!



Se non avete niente di meglio da fare andate a farlo da un'altra parte.
 


Cliccate il BANNER sopra, sarete di grande Aiuto. GRAZIE !