Il difensore della Juve e della Nazionale attacca: «Ho la coscienza a posto, qualcuno ha esagerato. Il video con il Parma? Feci una cazzata a farmi filmare, questa volta l'ha fatta la Juve. Ho una carriera esemplare»
FIRENZE, 12 ottobre - «Mi girano i cogl***i. E se non avete capito bene ribadisco, mi girano i coglo***i». È diretto ed esplicito Fabio Cannavaro nel raccontare rabbia e amarezza provate il giorno in cui è uscita la storia della sua positività al doping per un antiallergico iniettato a seguito di una puntura d'ape. «Io ho la coscienza a posto - ha detto il capitano azzurro dal ritiro di Coverciano - Uno viene punto da un'ape e si ritrova sul giornale come se fosse un dopato. Quando è successo mi sembrava di sognare. Qualche giornale e qualche televisione hanno esagerato. È la seconda volta che mi ritrovo gratuitamente sui giornali le storie del genere».
LA RESPONSABILITA' - Il riferimento è al filmato con le flebo degli anni al Parma uscito nel 2005. «Quella volta feci una cazzata a farmi filmare, anche se la sostanza tuttora non è proibita. Questa volta la cazzata della Juve c'è stata, ma mi è sembrato tutto esagerato. Spero che questo dubbio non mi segua oltre oggi, la mia carriera è stata esemplare e all'insegna delle regole».