Autore Topic: Marotta: Abbiamo cambiato modo di pensare  (Letto 2237 volte)

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Offline franca1000

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Marotta: Abbiamo cambiato modo di pensare
« il: Maggio 03, 2011, 15:11:30 pm »


Magari stavolta una vittoria fa davvero primavera, per la Juve, anche se altre erano arrivate e subito sepolte da metri di neve: batti l'Inter e poi neppure la vedi con Lecce e Bologna. Chissà se invece il sacco di Roma spalanca la nuova stagione, almeno per dirti che il tormentato sentiero del cambiamento è quello giusto, che quello fatto non è tutto da rottamare, che alla fine non ci saranno altre fondamenta da rigettare. «Il concetto è sempre quello del cantiere aperto», ricordava domenica notte Gigi Delneri, ma qualche lavoro è già stato avviato. Nei piedi e dentro le teste bianconere se, come ripete l'ad Beppe Marotta, «qui c'era anche bisogno di cambiare il clima, l'atteggiamento, il modo di pensare». In fondo, quella di Roma è una vittoria della nuova Juve, letteralmente, dal punto di vista costitutivo: «Non è un caso - riflette Marotta - che in campo c'erano ben otto giocatori nuovi, su undici». Il che non significa ovviamente la scomunica di Chiellini e Del Piero, due assenti anzi lucidati dalle ultime settimane, tra Nazionale e bianconero, ma l'aver creato un habitat diverso, meno incline alle cattive compagnie: dove Felipe Melo rispunta tra i migliori, mentre l'anno passato avrebbe rischiato di finire tra i dispersi della notte.

Non sarebbe male, sospira ancora Marotta, una mano di vernice agli umori agitati dell'Olimpico, cioè il cortile di casa, mica quello romano, perché giocarci sta diventando complicato: «Spero che i tifosi ci aiutino - dice l'ad bianconero - abbiamo bisogno anche di loro. Perché se alla prima giocata sbagliata uno viene sommerso dai fischi, per la squadra quasi diventa più facile giocare in trasferta. A Roma lo spicchio bianconero è stato fantastico, con un tifo dall'inizio alla fine della partita».

Una sorta di appello al popolo juventino: «Che vuole risultati e vittorie, come tutti noi. Ma stiamo lavorando proprio per quello». Allora, si dovrà battere quella che rischia di diventare una «sindrome dell'Olimpico». Primo test domenica all'ora di pranzo, contro un disastrato Genoa.
Oltre alla primavera, si pensa anche al raccolto, o a quello che potrà essere, arrivati a maggio: l'Europa League il minimo, la Champions il massimo, da miracolo biblico visto il meno otto in classifica dalla quarta posizione. L'Udinese, lassù a 56 punti. Ma se ci fa un pensierino la Roma, si riflette nello spogliatoio, ci può provare pure la Juve. Senza farsi illusioni: «Visto questo campionato, e le continue sorprese nei risultati - racconta ancora Marotta - dobbiamo tentare di andare in Champions. Chiaramente, è molto difficile, ma bisogna provarci, fino all'ultima giornata». E per questo obiettivo sono programmati i giocatori: «Se chi ci precede perde dei colpi - dice Alberto Aquilani - possiamo ancora sperare. Ma certo, la strada per il quarto posto è molto dura».

Una parete, ma almeno si può tentare la scalata da squadra, come non sembrava negli ultimi disgraziati tempi. Con una difesa che non becca gol, e non succedeva da un mese e mezzo, e giocatori ritrovati: dalla furia agonistica di Krasic al talento di Grosso. Al formidabile Matri. «Tutti nella stessa direzione», sottolineava Marotta. Piedi, testa, e cuore. Se dopo il gol del serbo, Melo è corso ad abbracciare Delneri, sollevandolo. Così come ha fatto Andrea Agnelli, nel tunnel. Un abbraccio non fa conferma, ma aiuta.

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Re:Marotta: Abbiamo cambiato modo di pensare
« Risposta #1 il: Maggio 03, 2011, 15:16:13 pm »
fischi giustamente meritati e pochi sono stati

ma andatevene tutti, proprietá indegna e gentaglia non degna di questa maglia, hanno bisogno dei tifosi...

e cosa vorreste, che dopo una sconfitta con un bologna o con un lecce vi dovremmo anche applaudire? stadio vuoto e poi vediamo se vi date una mossa


avevate detto che c'era un progetto e che servivano 5 anni, bé 5 anni sono passati...e siamo peggiorati...ma forse i 5 anni vi servivano per distruggere definitivamente la juventus? bé complimenti, ci siete riusciti...vergognatevi
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