Autore Topic: L'allarme di Confcommercio: consumi, calo peggiore da dopoguerra  (Letto 520 volte)

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Offline ambarambacicicoco

L'allarme di Confcommercio: consumi, calo peggiore da dopoguerra
Per quest'anno si prevede un crollo del 2,8%


Il ribasso dei consumi delle famiglie previsto dalla Confcommercio per il 2012, pari al 2,8%, rappresenta la caduta più forte almeno dal dopoguerra. Secondo l'organizzazione, infatti, per trovare un calo peggiore bisogna tornare agli Anni Trenta.

L'ufficio studi di Confcommercio ha rivisto al ribasso le stime sul prodotto interno lordo. Le nuove stime indicano un calo del Pil per il 2012 del 2,2% (dal -1,3% di marzo). Anche il 2013 peggiora: se nei mesi precedenti Confcommercio aveva previsto un pareggio, oggi stima una riduzione dello 0,3%.

Nel 2011 vince la classifica del valore aggiunto procapite la provincia di Milano. E' quanto emerge dalla graduatoria stilata dall'ufficio studi Confcommercio. Il capoluogo lombardo e' seguito sul podio da Bolzano e Bologna. Mentre maglia nera per reddito prodotto procapite risulta Crotone, preceduta da Agrigento e Vibo Valentia.

SANGALLI, PER USCIRE DA CRISI NUOVO FISCO E RIFORMA ELETTORALE
Riforma fiscale ed elettorale e una politica piu' orientata ai servizi, settore strategico per il nostro paese, anche per ridurre il divario tra Nord e Sud che non accenna a diminuire. Sono questi gli "ingredienti" della ricetta anti-crisi elencati dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a commento dei dati del Rapporto sulle Economie e il Terziario di mercato presentato questa mattina. "Secondo noi - ha osservato Sangalli - la riforma prioritaria resta quella fiscale che deve centrare due obiettivi: la semplificazione e la riduzione della pressione fiscale che per i contribuenti in regola raggiunge oggi il livello record del 55% e sta diventando veramente insopportabile per famiglie e imprese. Con una pressione fiscale cosi' alta - ha osservato - certamente non ci puo' essere crescita".

I dati del Rapporto, ha constatato Sangalli, "ci confermano la necessità di fare di tutto per derubricare definitivamente, attraverso l'avanzamento della spending review senza timidezze, l'ipotesi un ulteriore aumento dell'Iva".

"Secondo noi non ci sono alternative - ha proseguito - bisogna coniugare rigore e spinta alla crescita attraverso una riqualificazione della spesa pubblica per il pareggio del bilancio attraverso il recupero dell'evasione, per arrivare gradualmente a una riduzione delle aliquote fiscali". Ma per crescere bisogna anche mettere in campo risorse, ha ricordato il presidente di Confcommercio, "e per noi - ha ribadito - una risorsa del nostro paese e' l'economia dei servizi che vale il 40% del Pil e il 43% dell'occupazione. Quindi chiediamo al governo una politica a favore dei servizi".

A proposito, infine, di politiche coraggiose e immediate, "ci auguriamo - ha sostenuto - che arrivi quanto prima questa riforma elettorale che e' fondamentale. Ne va della credibilita' di tutta la politica. In un momento di straordinaria emergenza e necessita' - ha concluso - occorrono il convolgimento dei cittadini nelle scelte del paese e un Parlamento di eletti scelti e non nominati".


Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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