Autore Topic: Rapporto Coldiretti-Censis: un italiano su 3 vive con mamma e papà  (Letto 596 volte)

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Rapporto Coldiretti-Censis: un italiano su 3 vive con mamma e papà
L'85% fa la spesa quotidiana sotto casa



Quasi un terzo degli italiani, il 31%, abita con la propria mamma a causa anche della crisi. E' quanto emerge dal rapporto Coldiretti/Censis "Crisi: vivere insieme, vivere meglio" dal quale si evidenzia che se coabita con la madre oltre il 31 per cento degli italiani, ben il 42,3 per cento ha la madre che abita a un massimo di trenta minuti dalla sua abitazione.

Inoltre, oltre la metà degli italiani (54 %) ha i propri parenti stretti residenti in prossimità, ad un massimo di mezz'ora a piedi della propria abitazione. I dati mostrano che le famiglie italiane, anche quando non coabitano, tendono a vivere a distanza ravvicinata dalle rispettive abitazioni. Questo bisogno di vicinanza riguarda non solo i più giovani tra i 18 e i 29 anni (coabita con la madre il 60,7 % e il 26,4 abita a meno di 30 minuti), ma anche le persone più grandi con età compresa tra i 30 e i 45 anni (il 25,3 % coabita, il 42,5 % abita nei pressi), e addirittura gli adulti con età compresa tra i 45 e i 64 anni (l'11,8 % coabita, il 58,5 % abita in prossimità).

In sostanza - si spiega nel rapporto - l'evoluzione delle funzioni socioeconomiche, con il passaggio alla famiglia soggetto di welfare che opera come provider di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno, spiega anche la tendenza a ricompattare, in termini di distanza dalle rispettive abitazioni, i vari componenti, anche quando non coabitano. "Spesso la struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, viene considerata superata mentre si è dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficolta' della crisi moltissimi cittadini", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che "la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l'impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come molti si ostinano ad affermare".

L'85% DEGLI ITALIANI FA LA SPESA QUOTIDIANA SOTTO CASA
Inoltre il rapporto rileva che oltre l'85% degli italiani continua a fare la spesa alimentare quotidiana sotto casa, frequentemente nei piccoli e spesso antieconomici negozi di quartiere che svolgono un rilevante ruolo sociale nei confronti dei cittadini. Si evidenzia che proprio la spesa è l'attività svolta dal maggior numero di persone nel raggio di 15-20 minuti a piedi dalla propria residenza.

Il desiderio di costruire rapporti umani e di condividere paure, desideri e speranze è più importante del conto economico per un grande numero di cittadini. Il crescente desiderio di fare comunità è avvertito soprattutto dalle persone che vivono sole. In Italia sono 7,4 milioni e sono aumentate del 24% tra il 2006 e il 2011, con punte del +54% in Sardegna, +45% in Abruzzo, +42% in Umbria.

In particolare, le persone con età fino a 44 anni che vivono sole sono 2,1 milioni: +46 % nel periodo 2006-2011, con punte del +82 % in Toscana, +80 % in Abruzzo, +64 % in Lombardia, +58 % in Veneto. Il momento di fare la spesa è quello più importante per parlare e stringere rapporti all'interno del Paese o del quartiere e supera addirittura le attivita' spirituali (il 76,6 %), la visita medica (71,6 %), la scuola per i figli o i nipoti (65,2 %) e la cura del corpo (dalle palestre alle piscine ai parchi per fare jogging ecc.) con il 54,2 %. ''Un fenomeno di riduzione significativa dei negozi tradizionali determina quindi anche evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell'intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani'', ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.

IL 29% DEGLI ITALIANI CERCA PREZZI E RICETTE SUL WEB
Dal rapporto, inoltre, emerge che oltre il 29 per cento degli italiani dichiara di fare ricerche sul web per confrontare prezzi, qualità dei cibi. E' un numero non lontano da 15 milioni di persone nel complesso e in particolare sono oltre 5,7 milioni a farlo regolarmente.

"Quello che è interessante - sottolineano Coldiretti/Censis - è la tendenza a formare community, aggregati di individui uniti da interessi, passioni, valori comuni. Così ci sono oltre 415 mila italiani che dichiarano di partecipare regolarmente a community sul web centrate sul cibo, e sono invece complessivamente oltre 1,4 milioni quelli che ci partecipano, comprendendo coloro che lo fanno di tanto in tanto".

C'è una potenza aggregatrice del cibo che si dispiega anche sul web e che si materializza in una pluralità di comportamenti e, tra questi, spicca la tendenza alla formazione delle community che danno continuita' alle reti virtuali. Si tratta di una continuita' che si esprime anche in forme di relazionalita' materiale, che per quote significative vuol dire partecipazione a iniziative sui territori in cui vivono. "Il web è stato anche un forte propulsore di iniziative di solidarietà con oltre 25mila mail inviate in pochi giorni al sito dedicato dalla Coldiretti all'acquisto del Parmigiano Reggiano terremotato" ha sottolineato il presidente Sergio Marini.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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