Referendum abrogativi del 2011

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Referendum abrogativi del 2011
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I referendum abrogativi del 2011 si terranno in Italia il 12 e 13 giugno 2011.[1]

I quattro quesiti referendari riguardano il legittimo impedimento, la privatizzazione dell'acqua (decreto Ronchi) e il ritorno all'energia nucleare.


L'iniziativa referendaria

I referendum sul legittimo impedimento e sull'energia nucleare sono stati organizzati su iniziativa dell'Italia dei Valori.

I quesiti sull'acqua pubblica derivano da un'iniziativa civica.


La calendarizzazione

Da calendarizzare, secondo legge, tra il 15 aprile e il 15 giugno, i referendum abrogativi sono stati infine fissati per il 12 e 13 giugno.

In un primo momento, era stato proposto l'accorpamento al primo o al secondo turno delle elezioni amministrative del 15-16 maggio. Tuttavia il Ministro degli Interni Roberto Maroni ha optato per la divisione delle due consultazioni, dichiarando che «il referendum si svolgerà il 12 e 13 giugno secondo una tradizione italiana che ha sempre distinto le due date»[1]. Questa decisione costerà alle casse dello stato 400 milioni di euro in più rispetto ad un ipotetico accorpamento delle elezioni amministrative col referendum.


I quesiti

    * Primo quesito (legittimo impedimento): "Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l'articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?".

    * Secondo quesito (energia nucleare): "Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?".

    * Terzo quesito (acqua pubblica I): "Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?"

    * Quarto quesito (acqua pubblica II): "Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?"

 

hai pienamente ragione 

quoto amba....siamo così depressi come paese che speriamo di raggiungere il quorum...

e sempre dal WWF ho visto questa immagine che dovrebbe chiarire come rispondere: Sì a tutto (nucleare e acqua) se NON si vuole il nucleare in italia e contro la privatizzazione dell'acqua.

Come per ogni referendum, non basterà che vincano i SI ma bisognerà  raggiungere il quorum. 25 milioni di persone, il 50% degli aventi  diritto, dovrà recarsi alle urne per rendere il referendum valido.

itagliani fasulli