Con Uribu puoi denunciare i piccoli soprusi di ogni giornoNasce Uribu, il primo social network italiano per segnalare soprusi e prevaricazioni. La piattaforma consente anche la condivisione di foto e filmati. La privacy viene salvaguardata con un sistema di oscuramento automatico dei volti.Uribu è un nuovo servizio online italiano che promette, con le buone e le cattive, di diffondere un minimo di senso civico. Lo spirito dell'iniziativa è senza dubbio nobile, e la prima volta che ne abbiamo sentito parlare siamo rimasti piuttosto colpiti. "Se per te l'abbandono di un cane, il maltrattamento di un disabile, la sosta su uno scivolo del marciapiede o un semplice autista che non rispetta le fermate pubbliche e altri milioni di esempi sono azioni normali, chiudi pure questo sito. In caso contrario se credi che il rispetto, la giustizia siano fondamentali rimani pure e aspetta la nascita di Uribu", si leggeva nella homepage del sito.
Ebbene, da oggi il sito è finalmente operativo sebbene ancora in Beta e con qualche piccolo dettaglio da mettere a posto. In ogni caso la squadra di questi ragazzi, di età compresa tra 17 e 23 anni, si è data da fare. Uribu è infatti una piattaforma web, presto anche per smartphone, attraverso la quale si possono segnalare soprusi e disservizi quotidiani. Ovviamente è presente anche su Facebook, Google+ e Twitter.
"Su Uribu non è necessario essere registrati con il proprio nome, ma c’è anche la possibilità di firmare ogni segnalazione con un nickname, impostando queste funzionalità dal pannello di controllo utente, per evitare ritorsioni di qualsiasi tipo. È possibile quindi anche effettuare una segnalazione senza essere registrati, anche se non si potrà accedere a tutte le funzionalità previste dalla piattaforma", spiega il comunicato ufficiale.
Nello specifico basta collegarsi, scegliere una categoria, ad esempio servizi di trasporto, e poi redigere la denuncia con ogni dettaglio del caso. Ovviamente si possono aggiungere TAG, geolocalizzare l'evento con Google Maps, condividere foto o filmati dell'accadimento.
"Il passaparola permetterà agli utenti di Uribu di portare a conoscenza del grande pubblico le piccole e grandi ingiustizie che accadono ogni giorno in ogni parte d’Italia. Sotto questa pressione mediatica, le aziende private e la pubblica amministrazione si vedranno costrette ad attivarsi per fornire motivazioni del loro comportamento e di conseguenza a risolvere i problemi posti dai cittadini", continua il documento. "Per agevolare il confronto tra istituzioni, aziende e cittadini o utenti abbiamo messo a disposizione account speciali per la PA e le grandi aziende, che potranno tenere sotto controllo le segnalazioni di loro interesse e avranno a disposizione uno spazio dove potranno interagire pubblicamente con l’utente che effettua la segnalazione e tutti quelli che avranno partecipato alla discussione".
Non manca poi un sistema di votazione per le segnalazioni e di ranking per il merito degli utenti.
"Uribu sarà moderato dalla stessa community e l’utente registrato avrà anche la piccola responsabilità di poter segnalare i contenuti ritenuti offensivi, osceni, illegali, a sfondo pedop@rn@grafico o di carattere pubblicitario. Ed avrà priorità sulla moderazione rispetto ad un utente non registrato", continua il documento.
Infine la questione privacy, che a novembre a quanto pare era stata piuttosto sottovalutata. "Abbiamo sviluppato un sistema di oscuramento dei visi automatici, durante il caricamento della foto in una segnalazione da parte di un utente in automatico il sistema oscurerà i visi", conclude il documento."Il motivo è semplice: garantire la privacy dei cittadini".
