Autore Topic: Roche e Novartis multate per il caso Avastin di oltre 180 milioni di euro [Consumatore]  (Letto 893 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Roche e Novartis multate per il caso Avastin. Una vittoria di Altroconsumo
5 marzo 2014


L’Antitrust ha inflitto una multa esemplare di oltre 180 milioni di euro a Roche e Novartis, accertando che si sono accordate per escludere l'utilizzo di un farmaco economico, Avastin, e favorirne uno enormemente più costoso, Lucentis, nella cura di una diffusa malattia della vista. Un accordo costato al Servizio Sanitario Nazionale fino a 600 milioni di euro in più all'anno. L’Antitrust ha così accolto in pieno la nostra denuncia.


La nostra denuncia e la nostra richiesta di una multa esemplare sono state accolte: l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato che i gruppi Roche e Novartis hanno posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza e li ha multati con oltre 180 milioni di euro. Il motivo: i gruppi farmaceutici Roche e Novartis, rispettivamente produttori dei farmaci Avastin e Lucentis, hanno fatto un accordo per ostacolare l'uso di Avastin e promuovere quello di Lucentis. Stando a quanto riportato dagli studi disponibili, il Lucentis è del tutto equivalente all'Avastin, utilizzato già da tempo in ambito oftalmico. L'unica grossa differenza sta nel prezzo: il Lucentis costa 50 volte in più dell'Avastin. Questo accordo ha comportato un aumento dei costi per il Servizio sanitario nazionale di oltre 600 milioni di euro all'anno.

Doppio l'effetto dannoso sui consumatori finali, quello diretto - i più alti prezzi del farmaco per la maculxpatia - e quello che gli stessi hanno dovuto indirettamente subire quali contribuenti, visto l'enorme superiore esborso da parte di Regioni e Asl.
C'era e c’è in ballo la salute dei cittadini: le due case farmaceutiche si sono macchiate di una grave lesione anche eticamente riprovevole nei confronti di consumatori particolarmente deboli e in stato di necessità, Altroconsumo aveva chiesto che l'Antitrust tenesse conto anche di questo aspetto nella commisurazione delle sanzioni, chiedendo sanzioni esemplari nei confronti di Roche e Novartis. Ora giustizia è fatta. Altroconsumo, che ha partecipato attivamente al procedimento, sta ora valutando la possibilità di avviare una class action per ottenere il risarcimento dei malati coinvolti.

I precedenti

L’uso di Avastin (nome commerciale del farmaco della Roche a base di bevacizumab) nel trattamento delle maculxpatie legate all’età era stato sospeso dall’Aifa a causa di alcune segnalazioni (arrivate da tutta Europa) di gravi effetti collaterali, come emorragie non oculari e trombosi. L'alternativa era stata individuata in altri due farmaci: Lucentis e Macugen, i cui prezzi si aggirano intorno ai 1.000 euro, ben 50 volte più alti del costo di una singola somministrazione di Avastin. Il loro uso non sarà rimborsato in tutti i casi di malattia, ma lascerà fuori una fetta di pazienti che rimarranno senza alcuna alternativa terapeutica.

In realtà però i prezzi dei due nuovi farmaci non sono giustificati da una maggiore efficacia. Di più: gli studi disponibili dimostrano che i due farmaci sono sostanzialmente equivalenti ad Avastin, sia dal punto di vista dell’efficacia che degli effetti indesiderati. Quest’ultimi, infatti, sono legati sia al modo di somministrazione (l’iniezione diretta nell’occhio) e quindi non dipendente dai principi attivi in sé, sia agli effetti biologici, comuni a tutti questi farmaci. Avastin non avrebbe quindi colpe particolari. Piuttosto, è possibile che ci sia un maggior rischio di infezioni oculari usando l’Avastin, dovute al fatto che il farmaco non ha una formulazione per uso oftalmico, ma deve essere ridosato per servire allo scopo, con un certo rischio di contaminazione.

Da antitumorale alla cura della retina

Nonostante l’Avastin non fosse formalmente autorizzato per il trattamento delle maculxpatie legate all’età, ma solo per curare alcuni tipi di tumore, gli oculisti hanno iniziato ad usarlo: iniettato direttamente nell’occhio, ostacola la crescita di nuovi vasi sanguigni che danneggiano la retina. L’Aifa ha autorizzato l’uso dell’Avastin per questo scopo solo nel 2007, inserendo il farmaco in una lista di medicinali il cui “uso speciale”  viene consentito e coperto dal Servizio sanitario nazionale quando non è disponibile una valida alternativa terapeutica.

Avastin: non sempre è rimborsato

A causa dell’entrata in commercio dei due nuovi farmaci Lucentis e Macugen, che al contrario di Avastin sono formalmente autorizzati per il trattamento delle maculxpatie legate all’età, il rimborso di quest’ultimo farmaco si è sempre più ristretto. La decisione dell’Aifa del 2007 creò due problemi

  • per le casse dello Stato: Lucentis e Macugen costano infinitamente di più di Avastin. Secondo i calcoli della regione Emilia Romagna, passando da Avastin a Lucentis la spesa per trattare tutti i pazienti salirebbe da 200.000 euro a 15 milioni di euro;
  • per i pazienti: quelli con meno di due decimi di vista o quelli che necessitano il trattamento del secondo occhio, devono pagare di tasca loro una cura più costosa. Inoltre, tutti i pazienti che non hanno una maculxpatia legata all’età o sono affetti da glaucoma vascolare non dispongono più di una valida alternativa terapeutica.

Tutto questo per sostituire ad Avastin due farmaci che, secondo gli studi disponibili, gli sono equivalenti.

Cosa avevamo chiesto nell'udienza finale all'Antitrust

Perché l'azienda farmaceutica Roche, che produce Avastin, non ha mai richiesto l’estensione dell’indicazione dell’uso del farmaco alla cura delle maculxpatie? Eppure i dati a supporto non mancherebbero. Non si capisce poi perché Lucentis debba costare così tanto. In realtà ora l'Antitrust ha stabilito che Roche e Novartis hanno commesso una grave violazione della concorrenza, per ostacolare l'uso del farmaco più economico e promuovere quello del più costoso, con un doppio effetto dannoso sui consumatori finali: quello diretto (i prezzi più alti del farmaco per la maculxpatia) e quello indiretto in qualità di contribuenti.

Dal sito di Altroconsumo
« Ultima modifica: Aprile 04, 2014, 21:36:06 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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