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Offline ninfea

Esplode un silos, due morti a Lamezia
« il: Settembre 12, 2013, 23:31:22 pm »


L’incidente in una ditta specializzata nella trattamento di oli combustibili. Un terso operaio ferito è gravissimo


Un’esplosione sentita a chilometri di distanza e poi una fiammata improvvisa che si è portata via la vita di due operai, mentre un terzo lotta tra la vita e la morte nell’ospedale di Catanzaro, con gran parte del corpo piagato dalle ustioni. Un incidente sulle cui cause dovranno fare chiarezza i carabinieri e che ha gettato nel dramma e nel dolore tre famiglie tra Lazio e Toscana.

Teatro della tragedia uno stabilimento industriale nell’area ex Sir, a San Pietro Lametino, sulla costa tirrenica catanzarese. Daniele Gasbarrone di Latina e Alessandro Panella di Velletri, entrambi di 32 anni, e Enrico Amati, di 47 anni, di Sinalunga (Siena), secondo una prima sommaria ricostruzione, erano su un cestello sorretto da una gru per effettuare lavori alla sommità del silos della Ilsap Biopro, un’azienda che produce oli raffinati, biomasse, glicerina e biodiesel da oli combustibili, con sede legale a Latina e quella operativa nell’ area industriale lametina. Lavori finalizzati a trasformare la struttura da silos di passaggio a silos di stoccaggio.

Improvvisamente lo scoppio e la fiammata che li ha investiti. Due sono stati sbalzati nel vuoto, mentre il terzo è rimasto nel cestello. Per Gasbarrone e Panella non c’è stato niente da fare. Sono morti all’istante, carbonizzati. Il cadavere di uno dei due è stato trovato nel cestello.

Una donna, che ha assistito alla scena, ha parlato di una esplosione seguita da una fiammata che ha fatto volare in aria qualcosa. Probabilmente lo stesso silos, trovato accartocciato per terra.

Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area ed a recuperare Amati, rimasto tra i detriti dell’esplosione. L’uomo, con ustioni sul 90% del corpo, è stato poi caricato sull’ eliambulanza e portato nell’ospedale di Catanzaro. Nelle prossime ore potrebbe essere trasferito nel centro grandi ustioni di Catania.

Per quanto riguarda le cause dell’esplosione, le indagini sono appena cominciate e nessuno si sbilancia. La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta. Nelle prossime ore l’impianto potrebbe sarà posto sotto sequestro.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è rimasto particolarmente colpito dall’incidente ed ha espresso ai familiari delle vittime sentimenti di commosso cordoglio e di partecipe vicinanza. Il Capo dello Stato segue anche le condizioni di salute dell’operaio rimasto ferito.

«Sgomento e profonda tristezza» è stato espresso dal vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Antonio Cantafora, mentre il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha parlato di «un incidente gravissimo e sconcertante che addolora tutta la comunità calabrese», manifestando «sincero cordoglio» ai familiari delle vittime. Sentimento ribadito anche dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Un rapido accertamento di dinamiche e responsabilità dell’incidente è stato auspicato, infine, dalla Cgil nazionale e calabrese. 


Fonte: LaStampa.it


                                  
 


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