Zagabria, la città del cuore rosso: patria della cravatta
La indossavano i cavalieri dell’esercito croato nel XVII secolo
Tutto il mondo conosce l’accessorio dell’abbigliamento maschile per eccellenza, la cravatta. Pochi conoscono, però, la sua origine, che è croata, anche se molti ne attribuiscono l’invenzione ai francesi. Che, comunque, in qualche modo c’entrano. La storia inizia svariati secoli fa, quando era in uso, per le donne croate, regalare dei fazzoletti ai loro uomini che partivano per la guerra, un ricordo ed un portafortuna insieme. Indossarlo era anche un segno di rispetto, da parte dei soldati, verso la propria donna.
LA GUERRA DEI TRENT'ANNI
Nella prima metà del XVII secolo, durante la Guerra dei Trent’anni, che infieriva per mezza Europa, i soldati croati ebbero modo di distinguersi per il loro coraggio e per la loro abilità di cavalieri, tanto che l’imperatore francese Luigi XIV li volle nel suo esercito, dove andarono a formare un’armata particolate, “La Royal Croate”. La cavalleria croata conquistò i parigini ed anche le parigine, anche per via di quel caratteristico accessorio, annodato in modo particolare. Il fazzoletto, che in origine si chiamava podgutnica (“intorno alla gola”), fu ribattezzato “cravate”, dall’originale “hrvat”, (croato).
LA CRAVATTA SIMBOLO DEL PROGRESSO
La cravatta a Parigi divenne un simbolo del progresso, tanto che durante la Rivoluzione francese i progressisti indossavano una cravatta nera per distinguersi dai reazionari. L’accessorio diventò poi un simbolo di cultura ed eleganza nella borghesia. Dopo pochi anni la cravatta conquistò tutta l’Europa ed anche l’America, che ne rivendica a tutt’oggi la paternità. I croati sono molto orgogliosi delle loro cravatte, ed a Zagabria ci sono molti negozi che vendono solo cravatte prodotte in loco, decorate con i tipici motivi croati: il pleter, un simbolo architettonico che risale agli inizi del medioevo, oppure i caratteri glagolitici, che appartengono al più antico alfabeto slavo, risalente all’800 d.c.
