Rc auto: l'Antitrust apre un'indagine sui prezzi
19-05-2010
Anche l’Antitrust vuole vederci chiaro sull’andamento dei prezzi del mercato Rc auto. Ha ordinato un’indagine conoscitiva per capire per quali motivi non ci sono stati i tanto sperati benefici per i consumatori a 3 anni di distanza dal via libera all’indennizzo diretto.
Polizze sempre più care
Nonostante le riforme fatte, i premi in questi anni hanno continuato ad aumentare: secondo l’Antitrust dal 2009 al 2010 si sarebbero verificati aumenti medi del 15% con punte del 22% per i ciclomotori e del 30% per i motocicli.
Una situazione che era emersa anche dalle nostre rilevazioni sui 4 profili di utenti che abbiamo tenuto sotto controllo (18enne, 28enne, 35enne e 40enne) a Milano, Roma, Napoli e Palermo: il meccanismo di indennizzo diretto aveva avuto un qualche effetto positivo solo per il primo anno e comunque non per i neopatentati e gli abitanti del sud (tradizionalmente i più tartassati). Dal 2009 invece i premi medi sono aumentati in tutte le città e per tutti i profili ben al di sopra del tasso d’inflazione.
Incrementi non giustificati
Per i ciclomotori e i motocicli invece Altroconsumo ha rilevato che i benefici non ci sono stati, anche a causa del problema del forfait di risarcimento (prima unico e poi diversificato in danni alle persone e danni a cose).
Questi dati sono stati tutti confermati anche dalla nostra dall’indagine sull’andamento dei premi a 15 anni dalla liberalizzazione del mercato delle rc auto: l’incremento dei premi massimi si è rivelato ben al di sopra del tasso d’inflazione del periodo.
Dal sito di Altroconsumo, 19/05/2010