Autore Topic: Benzina +17% in un anno: caro carburanti, famiglie verso povertà  (Letto 273 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Benzina +17% in un anno, pesa anche su alimenti: caro carburanti, famiglie verso povertà
La corsa infinita di verde e gasolio incide pesantemente anche sul carrello della spesa. Le associazioni consumatori: se si vogliono salvare gli italiani, occorre fermare 'l'emorragia verde'


"Se si vuole salvare gli italiani occorre fermare l'emorragia verde. I continui rincari della benzina stanno trascinando le famiglie verso la poverta"'. Ad affermarlo in una nota e' il presidente dell'Adoc, Carlo Pileri, commentando i dati Istat. La benzina, rileva, "e' aumentata del 17% nell'ultimo anno, il gasolio del 25%, facendo diventare l'Italia il Paese europeo piu' caro al momento del rifornimento, un anno di rifornimenti costa in media 3.240 euro ad un italiano, il 12% in piu' della media europea, con un aggravio di spesa pari a circa 350 euro annui".

I rincari dei carburanti, aggravati dalle maggiori accise e dal rialzo dell'Iva, sottolinea Pileri, "comportano anche un aumento dei costi dei beni trasportati, in particolar modo gli alimentari che, difatti, hanno subito rialzi medi di circa il 5%, ma con punte pesantissime del 15-20% per alcuni prodotti. Se a questo aggiungiamo i rincari per energia e gas, il quadro e' completo e tristemente cupo".

Le famiglie italiane, aggiunge il presidente dell'associazione dei consumatori, "non ce la fanno a reggere l'impatto di tali aumenti, occorre innanzitutto intervenire nel settore carburanti, applicando al piu' presto e nel modo piu' completo le liberalizzazioni, l'unico modo per arrestare i continui rialzi inflattivi. In questo modo, secondo le nostre stime, i prezzi al consumo dei beni di prima necessita', primi fra tutti benzina e alimentari potrebbero subire una riduzione pari, complessivamente, al 7%. Una necessaria quanto agognata boccata d'ossigeno per i consumatori".

CODACONS, GOVERNO INTERVENGA E DIFENDA SALARI REALI
"A gennaio il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, ovvero i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), e' del 4,2% su base annua, un rialzo ben superiore al tasso d'inflazione (3,2%). Si tratta di una stangata che, per il solo carrello della spesa, equivale, per una famiglia di 3 persone, ad un aggravio pari a 567 euro su base annua". Ad evidenziarlo e' il Codacons in un comunicato commentando i dati diffusi dall'Istat e sottolineando la necessita' che il Governo Monti intervenga "sull'inflazione e la difesa dei salari reali".

Per una famiglia di 4 persone, invece, rileva l'associazione dei consumatori, "andare al mercato a fare la spesa di tutti i giorni comporta un rincaro di 613 euro. Soldi, questi, che certamente non arriveranno in piu' in busta paga o nelle pensioni non indicizzate e che determineranno un ulteriore aggravamento della capacita' di spesa delle famiglie italiane, oramai non piu' sull'orlo del burrone, ma precipitate dentro".

Inoltre, sottolinea il Codacons, "vale la pena evidenziare che per l'Istat il prezzo della benzina e' aumentato a gennaio 'appena' del 4,9% sul mese precedente, mentre il gasolio segna un rialzo congiunturale del 4,7%. Dati inferiori al reale, dovuti al fatto che l'Istat, pur rilevando i prezzi dei carburanti 2 volte al mese, lo fa il primo ed il decimo giorno di gennaio".

Peccato, sottolinea il Codacons, "che i prezzi abbiano proseguito la loro corsa per tutto il mese, fino al 31 gennaio, raggiungendo l'allora record di 1,770 euro al litro per la verde con servizio e 1,720 euro/l per il diesel con servizio, contro un dato che al 10 gennaio era ancora ad 1,747 per la benzina e 1,705 per il diesel. Insomma il carrello della spesa e' in realta' ancora piu' caro di quello che appare e l'Istat finira' per registrarlo nel mese di febbraio".

Ecco perche', conclude l'associazione dei consumatori, "il Governo Monti, se vuole che in Italia ci sia davvero una crescita economica, considerato che i consumi sono una componente fondamentale della domanda, deve intervenire sull'inflazione e la difesa dei salari reali".

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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