FIRENZE, ottobre - Non sa neanche quel che farà domani, anche se domani c'è Irlanda-Italia: ma il modo di dire usato da Marcello Lippi serve a chiarire che l'ipotesi di un futuro Juve non oscura i suoi orizzonti azzurri. «Ha detto bene Buffon ieri, quando ha sottolineato che io in un lavoro ci metto l'anima - ha detto il ct azzurro alla vigilia della sfida di Dublino - Un lavoro mi assorbe in maniera globale. Non so neanche cosa farò domani, figurarsi se penso alla prossima estate...».
LIPPI ALLA JUVE: «VEDREMO...» - Quanto alla scadenza del contratto in nazionale, Lippi ha spiegato: «Farò per filo e per segno quel che feci quattro anni fa: dopo il Mondiale mi siederò e vedremo. Che senso avrebbe firmare un accordo prima, poi se va male restare? E poi, sono sicuro, se mi siedo dopo il Mondiale strappo anche un contratto più alto...». Per ora, dunque, si parla solo di Irlanda-Italia, e non «perchè sono scortese: voi mi volete far passare per scortese, ma non è così».
«CANNAVARO? LO ASPETTO» - L'Italia di Marcello Lippi aspetta Fabio Cannavaro in ritiro domenica, a Firenze, come previsto: «Non ho sentito Fabio - ha detto Lippi - Non ce ne era bisogno: si è smorzato tutto in due ore. Se domenica sarà qui con noi? Certamente sì». Il caso della positività di Cannavaro, secondo il ct azzurro, «è stato un po' strumentalizzato», ma ora è tutto risolto e il programma per il capitano azzurro, squalificato per la partita con l'Irlanda ma disponibile per quella di mercoledì contro Cipro, non cambia.
CATENACCIO SUL MODULO - Due partite a disposizione per guadagnare la qualificazione al Mondiale 2010, ma Marcello Lippi vuole chiudere il discorso già domani a Dublino, contro l'Irlanda allenata da Trapattoni. «C'è una grande differenza tra ottenere il passi Mondiale già domani o mercoledì contro Cipro - dice il ct azzurro - Mi piacerebbe qualificarci già domani, e non solo per motivi scaramantici». Anche prima del Mondiale 2006 l'Italia si qualificò con una giornata di anticipo sulla fine del girone. Che l'occasione arrivi contro Trapattoni, sottolinea Lippi, è solo una coincidenza. «Ma se consideriamo - ha aggiunto il tecnico - che campioni come Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic rischiano di restare a casa, non è proprio tutto da buttare...». Nessuna indicazione sulla formazione: «Il 4-2-3-1? Cosa è, il prefisso telefonico di Dublino?...», la battuta prima di congedarsi.
FELICE PER NOBEL A OBAMA - Si emozionò insieme al mondo nel giorno della vittoria di Barack Obama, quando il presidente eletto degli Stati Uniti salì sul palco con la moglie Michelle e le figlie. Oggi Marcello Lippi applaude l'attribuzione del Nobel per la pace al primo presidente nero della storia Usa. «Sono felice - ha detto il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio - Fui ammirato nel giorno della sua vittoria, e emozionato da quella immagine di lui sul palco con tutta la famiglia. Sono contento che oggi sia stata riconosciuta la svolta epocale rappresentata dal quel giorno».
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