Secondo la rivista Psychological Science sempre più coppie si formano su Internet
È una pratica sempre più consolidata e ora ha anche una base “scientifica”: le coppie che si formano sul Web sono destinate a scalzare quelle nate con modalità “tradizionali”, come amici comuni o conoscenze di vecchia data.
Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista americana Psychological Science in the Public Interest, che riassume più di 400 ricerche effettuate negli Stati Uniti negli anni precedenti: nel 2009, infatti, il 22% delle nuove coppie eterosessuali si è formata grazie a Internet, percentuale che sale addirittura al 61% nel caso delle coppie omosessuali. Gli amori nati in Rete sono meno diffusi solo di quelli nati tramite amici.
Anche la maggiore predilezione delle coppie gay, soprattutto uomini, a cercare un partner in Rete è supportata dai dati: secondo Psychological Science, gli utenti di sesso maschile guardano in media i profili tre volte in più rispetto alle donne e tendono a contattare potenziali partner dopo averne visualizzato le caratteristiche e trovato quelle più compatibili.
Negli ultimi vent’anni il successo della Rete nel favorire gli incontri si è sempre più consolidato: se nel 1990 meno dell’1% della popolazione complessiva ricorreva al PC per trovare un compagno o una compagna, quindici anni dopo, nel 2005, il 37% degli utenti aveva avuto almeno un incontro con una persona conosciuta sul Web.
Il boom di Facebook e degli altri social network, l’affermazione di siti di incontri online, chat e community come Meetic o Netlog hanno sicuramente facilitato l’allargamento del fenomeno, senza dimenticare la quantità sempre maggiore di tempo trascorsa davanti al computer. “La rivoluzione digitale è un vantaggio per chi è solo, perché dà accesso a un gran numero di potenziali partner, anche se la pretesa di alcuni siti di trovare l'anima gemella con algoritmi matematici non ha alcun supporto scientifico", scrivono gli autori della ricerca.
