Guidi un'auto non tua? Ti devi registrare
Sta per scattare l'obbligo di registrazione alla Motorizzazione per chi conduce per più di 30 giorni un mezzo intestato a un'altra persona. Esclusi conviventi e familiari
MILANO- Non lo sa praticamente nessuno, nemmeno alcuni uffici locali dell’ACI che abbiamo chiamato, giusto per capire se almeno loro hanno le idee chiare. Eppure è in corso una piccola rivoluzione normativa che porterà prestissimo (si attende in questi giorni la firma del presidente della Repubblica del decreto attuativo di questo articolo di legge introdotto nel 2010) all’obbligo di registrazione per chi guida un veicolo non di sua proprietà.
NON RIGUARDA FAMILIARE E CONVIVENTI-La registrazione, dalla quale saranno esentati i familiari conviventi del proprietario dell’auto (o della moto), non dovrebbe essere un’operazione costosa, visto che formalmente è una «annotazione» da effettuare in Motorizzazione e non un passaggio di proprietà da espletare al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). L’obbligo di registrazione riguarda tutti coloro che guidano abitualmente (in modo continuativo e per più di trenta giorni) un veicolo intestato a un’altra persona. Dal punto di vista del consumatore, cioè del conducente abituale, la norma presenta vantaggi e svantaggi: positivo il fatto di potersi intestare la polizza assicurativa dell’auto guidata, migliorando così la propria classe di merito in ottica bonus/malus; negativo il fatto di dover dichiarare la propria residenza (magari in una zona dove le polizze hanno costi maggiori, come Napoli, tanto per fare un esempio), non potendo così usufruire, ad esempio, di una polizza stipulata dal proprietario dell’auto dove la RC auto costa meno.
CONTRO I PRESTANOME-In ogni caso, l’obbligo di registrazione sferra un colpo non indifferente alla lotta all’evasione fiscale, stroncando – almeno in teoria – l’intestazione fittizia dei veicoli che genera frodi fiscali (per cui, chi acquista auto di lusso, non di rado le intesta ad altri fittizi in modo da non farle risultare all’erario) ma anche l’impossibilità per le forze dell’ordine di risalire, in caso di multe e sanzioni, al vero guidatore. Ricordiamo che la pratica dell’intestazione fittizia, se scoperta, viene punita con multe fino a 2000 euro e con l’immediata cancellazione del veicolo dal registro automobilistico.