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Governo, via libera al decreto carceri

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ninfea:

Letta: nessun pericolo per i cittadini
Nei prossimi mesi usciranno 3 mila detenuti. Cancellieri: non è un indulto


«Nessun indulto o indultino», assicura il ministro Cancellieri. «Nessun pericolo per i cittadini», rafforza Letta. Le misure sulle carceri varate oggi dal Consiglio dei ministri portano con sé il consueto strascico polemico che fa leva sul timore che i delinquenti girino indisturbati per le strade. 

Le condizioni delle carceri italiane sono un buco nero da superare. Lo vuole l’Europa, pronta a chiedere conto a suon di sanzioni se da qui a maggio non si metterà in sicurezza il sistema. Lo chiedono da tempo la Corte Costituzionale e il Capo dello Stato, e «il decreto è una prima risposta al suo appello», osserva il premier.

Di fatto il decreto legge varato oggi è il passo atteso dal governo, mentre per ora il Parlamento ancora non mette mano a un intervento di amnistia e indulto che unito a misure strutturali produrrebbe davvero numeri significativi. Il ministro della Giustizia giovedì sarà in Senato proprio per comunicazioni in materia. Intanto con l’ok al provvedimento di oggi si punta a portare fuori dalle celle 3mila detenuti in 2 anni: «I numeri dipendono da molte cose, ma credo rispetteremo quest’obiettivo», assicura il Guardasigilli. Tra le misure qualificanti del testo, l’innalzamento dello «sconto» per la liberazione anticipata (misura temporanea che scadrà tra 2 anni), la stabilizzazione dei domiciliari per gli ultimi 18 mesi di pena, l’espulsione al posto degli ultimi due anni di carcere per gli immigrati, l’aumento dell’affidamento in prova ai servizi sociali, l’introduzione del reato di piccolo spaccio di droga con pene minori.

C’è anche il braccialetto elettronico, che viene incentivato, prevedendone comunque l’applicazione solo per i domiciliari, e non anche all’esterno, nei permessi o nell’ affidamento in prova come in fase di elaborazione si era pure ipotizzato. Possibilità che aveva fatto pensare a una possibile, prossima applicazione a Berlusconi. Arriva anche il Garante nazionale dei detenuti, «un presidio di garanzia per raccogliere le istanze» dei carcerati, annuncia Cancellieri. Lo spettro delle misure è ampio. Solo sulla riforma della custodia cautelare «il governo ha valutato di non intervenire», preferendo rifarsi al testo già discusso e avviato a votazione alla Camera, ha spiegato Letta. L’obiettivo dell’intervento, quindi, è quello di ridurre in maniera selettiva e non indiscriminata, il numero delle persone ristrette in carcere. Non è un indulto, afferma Cancellieri, perché «non c’è nulla di automatico» e «tutto viene affidato al giudice il quale prevede, se lo ritiene, l’uscita agevolata». Un punto su cui insiste anche il Pd, che con Donatella Ferranti, presidente commissione Giustizia della Camera, giudica positivamente il pacchetto.

Un giudizio con luci ed ombre arriva invece dall’Unione camere penali, perplessa sul piccolo spaccio e sul carattere temporaneo della liberazione anticipata. Ma i penalisti aspettano soprattutto le novità del pacchetto sul processo penale, in un primo tempo attese oggi e che invece hanno bisogno ancora di aggiustamenti e arriveranno solo col prossimo anno. È stato invece varato un disegno di legge in materia civile che promette di sveltire i procedimenti-lumaca: riti più snelli per ridurre i tempi del processo anche da tre a un anno, sentenze brevi, giudice unico in appello per determinate materie, responsabilizzazione dei legali per evitare che intentino cause temerarie, garanzie per i creditori, possibilità per il giudice di decidere già sulla base delle consulenze tecniche in certi casi, le novità principali. Una riforma che tocca «materie fondamentali per il nostro paese», ha sintetizzato il premier.

 
Queste le novità del decreto in sintesi: 


IL NUMERO DEI DETENUTI 

Oggi i detenuti presenti in carcere sono 63.657: rispetto al 2010 si registra un calo rilevante, anche dei detenuti in custodia cautelare. Ma il tasso di sovraffollamento resta sopra il 140%, il più altro dell’area Ue.

 
LIBERAZIONE ANTICIPATA 

Col decreto lo «sconto» di buona condotta per la liberazione anticipata passa da 45 a 75 giorni ogni 6 mesi di carcere. La misura, che scatta sempre con l’ok del giudice, avrà valore retroattivo dal gennaio 2010 e varrà 2 anni dall’entrata in vigore della legge. Produrrà un’uscita anticipata che nel massimo arriva a 6 mesi e per chi vede partire il conteggio dal 2010 interesserà potenzialmente 1.700 persone. A questa quota si aggiunge quella relativa agli sconti più bassi, di pochi mesi o settimane, con ulteriori uscite spalmate nel tempo stimate in circa 7mila: si tratta ovviamente, di persone che usciranno a scaglioni dopo valutazione del giudice, e che sarebbero uscite comunque in tempi rapidi.

 
AFFIDAMENTO IN PROVA 

Viene innalzato da 3 a 4 anni il «tetto» di residuo pena da scontare per il quale si può beneficiare dell’affidamento in prova ai servizi sociali. La stima è che riguardi 1000-1500 persone.

 
DOMICILIARI 

La misura che consente di trascorrere a casa gli ultimi 18 mesi di detenzione, che era già stata introdotta in maniera temporanea e sarebbe scaduta il 31 dicembre, si è dimostrata efficace, consentendo, al 30 settembre 2013, la scarcerazione di 12.109 detenuti, e ora diventa stabile.


BRACCIALETTO ELETTRONICO 

Viene ampliata l’adozione di questo strumento per la detenzione domiciliare: finora i magistrati l’ hanno applicato poco, ora saranno obbligati a stendere delle motivazioni quando non lo adottano perché ritengono il soggetto troppo pericoloso. Resta fermo che il detenuto deve dare il consenso.


ESPULSIONE EXTRACOMUNITARI 

Le procedure di identificazione dovranno essere avviate subito dopo la carcerazione e viene potenziata l’espulsione immediata in alternativa agli ultimi due anni di pena per alcuni reati minori. La platea potenziale è molto alta, teoricamente 4mila persone, ma il dato va calato nel concreto.


TOSSICODIPENDENTI 

Si accresce l’affido terapeutico per i detenuti tossicodipendenti per favorirne la cura nelle comunità di recupero anche in caso di recidiva per reati minori. Viene modificata la Fini-Giovanardi e arriva il reato di «spaccio lieve» con pene da 1 a 5 anni, cioè più basse che per lo spaccio tout court, e multe da 3 a 26mila euro.


GARANTE NAZIONALE DETENUTI 

Viene istituito il Garante nazionale dei detenuti, organo indipendente preposto a una tutela extra-giudiziale dei diritti di quanti si trovano ristretti negli istituti penitenziari.



 

crazy.cat:
Certo nessun pericolo, tanto loro hanno la scorta, che gli frega di tutti quelli che saranno derubati in casa, scippati, rapinati per strada, lasciamo liberi i delinquenti fregandocene sempre di tutte le vittime passate e future.
Poi tra sei mesi saremo nuovamente punto e a capo, con le carceri piene, pronti per un qualche nuovo geniale provvedimento per risolvere l'emergenza carceri.

edi67:
mhhh magari al prossimo giro potrebbero proporre un obbligo per ogni cittadino Italiano onesto, lavoratore senza precedenti penali di OSPITARE a casa sua a PROPRIE spese (ovviamente) un detenuto cosi svuotiamo del tutto le carceri e tutti i MORALISTI saranno contenti.

Quasi quasi invio un email al parlamento con questa idea molto carina, visto che ormai siamo arrivati a questo punto e parliamo SOLO di come salvaguardare, difendere e rispettare i DELINQUENTI..... poveri essere umani indifesi, maltrattati e discrimati. Chi se ne frega della metà degli ITALIANI che vivono onestamente e fanno la fame e non arrivano alla fine della 2° settimana.

Che Italia del.....  :diavolo:

Pecos:
Che schifo
Se sei onesto la prendi sempre nel solito posto e ci rimetti, se sei un delinquente ti tutelano in ogni modo, ti premiano, ti mantengono, il tutto a nostre spese...
 :sedia: :sedia: :sedia: :sedia: :sedia: :sedia:

crazy.cat:
Evade killer in permesso-premio: è l'autore di tre omicidi
Ha fermato all'alba un panettiere a Savona, minacciandolo con una pistola e si è fatto portare in auto a Genova dove doveva rientrare in carcere dopo un permesso-premio, poi ha fatto perdere le sue tracce.
Protagonista Bartolomeo Gagliano, 55 anni, serial killer accusato di tre omicidi, due prostitute e un omosessuale.
http://www.ilgazzettino.it/ITALIA/CRONACANERA/genova_seral_killer_evaso_gagliano/notizie/409874.shtml

Diamo pure i permessi, le pene alternative, poi ci dicono che non ci saranno problemi.
Possiamo adesso mettere in carcere il giudice che ha dato questo nuovo permesso a un pluriomicida?

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