Autore Topic: Sos per gli storioni del bacino del Danubio  (Letto 709 volte)

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Offline ninfea

Sos per gli storioni del bacino del Danubio
« il: Novembre 22, 2011, 15:06:23 pm »


Minacciati per il traffico illegale di caviale
bruxelles

Continua nel bacino del Danubio l’allarme per la salute degli storioni, gravemente minacciati a causa del traffico illegale di caviale.

Secondo l’ultimo rapporto della rete Traffic per il Wwf, il dato più preoccupante è che nonostante in altri Stati membri dell’Ue siano stati registrati dei sequestri di caviale provenienti da Bulgaria e Romania, questi due paesi, evidentemente coinvolti, non ne abbiano effettuato nessuno.

Bulgaria e Romania possiedono le uniche popolazioni di storione selvatico dell’Unione europea, ma cinque delle sei specie del Danubio sono fortemente minacciate e quindi la loro pesca è stata vietata. Secondo i dati del rapporto pubblicati dal Wwf però fra 2000 e 2009 sono stati almeno 14 i sequestri di caviale illegale che arrivano dalla Bulgaria (27,5 kg in cinque sequestri) e Romania (25 kg in nove sequestri) compiuti dagli Stati membri dell’Ue.

«È preoccupante - spiega Katalin Kecse-Nagy, autrice del rapporto - che sia Bulgaria che Romania non abbiano riferito di nessun sequestro di caviale, mentre gli altri Stati membri dell’Ue ne hanno registrati diversi nei quali questi due paesi erano coinvolti».

«Le quantità individuate non sono molto elevate - precisa l’esperta - ma dobbiamo sempre considerare che il reale volume del traffico illegale è sempre molto più alto e ogni commercio fuorilegge pone un rischio inaccettabile per queste specie altamente minacciate».

A causa della loro posizione geografica, Bulgaria e Romania costituiscono anche una porta dell’Ue per il traffico illegale di caviale proveniente dal Mar Caspio, il bacino di pesca più importante al mondo. Alcune analisi condotte in Germania nel 2009 hanno dimostrato come un prodotto allevato con marchio ’made in Bulgarià in realtà provenisse dal Mar Caspio.

«Questo caso - afferma kecse-Nagy - dimostra come il caviale legale che deriva da allevamenti viene sfruttato per mascherare caviale che invece è di origine illegale». I dati dei commerci di questo prodotto provenienti da acquacoltura dimostrano una crescita dell’export dalla Bulgaria, anche all’interno dell’Ue.

«L’Ue ha la grande responsabilità - afferma Jutta Jahrl del Wwf - di regolare il commercio di caviale, perché gli Stati membri sono i maggiori consumatori di caviale dalla Romania e i secondi dalla Bulgaria». Quindi «l’Ue deve chiudere ogni possibile falla per salvare gli storioni dall’estinzione».
                                  
 


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