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Tfr ai lavoratori: un’opportunità!

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ambarambacicicoco:
Tfr ai lavoratori: un’opportunità!

Il governo ribadisce di voler dare ai lavoratori la possibilità di chiedere il proprio Tfr in busta paga. È una buona occasione per mettere mano a una normativa vecchia di oltre 30 anni e migliorarla. (Analisi al 6/10/2014)

Gli 80 euro nello stipendio non sono stati sufficienti per spingere i consumi. Il governo ha ventilato allora la possibilità di far anticipare ai lavoratori il Tfr in busta paga. Il significato profondo di tutto ciò è che siamo oramai alla frutta e i soldi vanno cercati dove ci sono. Non mancano, però, i rischi di cui occorre tenere conto. Il primo è di indebolire la già debole architettura della previdenza complementare, anche se nulla toglie che potresti sfruttare l’occasione per ritirare i soldi del Tfr e farti una previdenza fai da te senza sottostare ai prodotti del risparmio gestito. Certo sarebbe bello che tu possa comunque avere dei vantaggi fiscali anche col fai da te.
Il secondo rischio sta nelle tasse: i soldi del Tfr hanno una tassazione agevolata, ma quelli che ti farai mettere in busta paga come saranno trattati? Se saranno tassati con la tua aliquota marginale sarà un bagno di sangue. Si dice che il governo ne sia conscio e che manterranno la tassazione agevolata attuale. È il minimo! Troviamo comunque importante rivendicare due cose. La prima è che la manovra deve essere concepita con flessibilità dando al lavoratore sia la possibilità di rivedere la sua scelta (farsi dare o meno il Tfr) almeno un paio di volte l’anno, sia di scegliere quanto del Tfr farsi anticipare e quanto no. Non da ultimo vogliamo che questa libertà sia data a tutti i dipendenti. Ad esempio anche a chi ha già optato per il fondo pensione. La seconda è che sia colta l’occasione per migliorare il tasso d’interesse con cui matura il Tfr. La formula con cui è rivalutato è pari al 75% dell’inflazione più l’1,5%. Oggi siamo a inflazione zero, quindi si tratta di una percentuale inferiore a quella che offre un buon conto di deposito. È un trattamento di favore alle aziende che se si rivolgessero a una banca non la scamperebbero così facile. Noi proponiamo che il tasso sia fissato su livelli più alti, ancorché inferiori a quelli chiesti dalle banche, visto che trattandosi comunque di soldi “garantiti” in qualche misura dallo Stato il rischio di perderli è comunque basso.

Da Altroconsumo Finanza

ambarambacicicoco:
mha... per me c'è la fregatura ....  :offeso:

ninfea:

--- Citazione da: ambarambacicicoco - Ottobre 09, 2014, 06:41:50 am ---mha... per me c'è la fregatura ....  :offeso:

--- Termina citazione ---

prova a chiederla e vedi quante trattenute paghi su tale cifra...
e il prossimo anno sulla dichiarazione dei redditi... la seconda batosta...
se fai anche l'ISEE fa cumulo sul tuo reddito procapite...

...devo dire altro??...

 :offeso:

mozagga:
le banche anticipano i soldi alle aziende e lo stato fa da garante se l'azienda prima di ridare i soldi alle banche fallisce...ma chi è lo stato? sempre e solo noi...fatevi due conti...io il tfr lo tengo fino alla fine anche per i dubbi espressi sopra da ninfea e dall'articolo.
I soldi li tevono tirare fuori dagli stipendi milionari che hanno sti maledetti e i loro manager nonchè gli sprechi rimborsi elettorali e compagnia bella...

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