Autore Topic: La denuncia delle associazioni consumatori: 'Le banche taglieggiano le famiglie'  (Letto 1153 volte)

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Offline ambarambacicicoco

La denuncia delle associazioni consumatori: 'Le banche taglieggiano le famiglie'
Secondo Adusbef e Federconsumatori, la crisi in Italia è aggravata dalle scorribande finanziarie dei nostri istituti di credito


"La crisi sistemica causata dall'avidità dei banchieri ha prodotto l'aumento della pressione fiscale, l'aggravamento della disoccupazione, la fiammata dell'inflazione, il record del debito pubblico, addossando costi occulti di 1.705 euro su ognuno dei 60 milioni di abitanti, per la disperazione delle famiglie e delle pmi". Lo sostengono in una nota Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, presidenti di Adusbef e Federconsumatori, secondo i quali la situazione "è particolarmente aggravata in Italia, per le scorribande finanziarie delle banche, che, in assenza di adeguati controlli di Bankitalia, fanno il bello e cattivo tempo utilizzando i 274 miliardi di euro di prestiti triennali Bce al tasso dell'1% per fare profitti" anche con "manovre predatorie sui tassi".

"Dal dicembre 2011, inizio dei prestiti triennali Bce, all'ottobre 2012, - ricostruiscono - le banche invece di assecondare le richieste di credito delle famiglie disperate e del mondo produttivo e contribuire così alla ripresa, hanno utilizzato le aste LTRO di dicembre 2011 e febbraio 2012, per finalità parassitarie, aumentando gli acquisti dei titoli di Stato, passati da 209,639 miliardi di euro a 340 miliardi di euro, con un incremento del 62,2% ed un volume maggiore di oltre 130 miliardi, ossia il 48% dei prestiti ricevuti dalla Bce, con ricavi annui netti di 4,02 miliardi di euro (12,06 miliardi nel triennio), quale differenza tra quanto pagato alla BCE (1%) e quanto incassato dagli interessi sui titoli di Stato italiani (4,37% in media). Inoltre, manovrando arbitrariamente spread e tassi di interessi, hanno più che raddoppiato il differenziale sui mutui, che a novembre 2011 era pari a +0,67% con tassi pari al 4,60% praticati in Italia, contro il 3,93% della media Ue, mentre nell'ottobre 2012, tale differenziale lievitava a +139, con la media dei tassi fissati in Italia al 4,88%. Non si può consentire alle banche italiane di taglieggiare in maniera così smaccata i consumatori, le famiglie e le piccole e medie imprese travolte dalla crisi, addossando loro manovre così arbitrarie sui tassi ed un utilizzo così spregiudicato dei prestiti Bce, solo per ripulire i bilanci e conseguire utili sulla pelle dell'intera economia e del Paese"

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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