Autore Topic: A Firenze lo spettacolo del solstizio d'estate  (Letto 1285 volte)

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Offline ninfea

A Firenze lo spettacolo del solstizio d'estate
« il: Giugno 20, 2013, 23:10:21 pm »


Il "foro gnomonico" sulla cupola di Santa Maria del Fiore


Nella Basilica di San Miniato al Monte e nel Duomo di Firenze domani sarà possibile assistere a due suggestivi spettacoli astronomici

Natura e arte, spesso, uniscono le forze. La bellezza del risultato, a quel punto, è garantita. Lo sanno in quel di Firenze, dove sono a breve in programma due scenografici appuntamenti in coincidenza del periodo del solstizio d'estate.

Domani, nella Basilica di San Miniato al Monte lo spettacolo è offerto dal grande zodiaco marmoreo. Intorno alle 13.53, in prossimità del mezzogiorno solare, un raggio di sole illuminerà pienamente il segno del Cancro in quello che, dicono gli annunci dell'evento, "può essere considerato il più antico quadrante solare monumentale ancora funzionante in Europa".

Molto suggestiva anche l'esperienza che si potrà vivere nel Duomo di Santa Maria del Fiore. Qui l'appuntamento è fissato, nei comunicati, per il 21 e il 28 di giugno, tra le 12.30 e le 13.30, quando si vedranno i raggi del sole scendere attraverso la cupola del Brunelleschi, riproducendo un’immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella di marmo posta sul pavimento della cappella della Croce, a sinistra dell’Altare Maggiore. In realtà qui i raggi del sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa per tutto il periodo che va dalla fine di maggio alla fine di luglio e per pochi minuti, intorno al mezzogiorno. Il Duomo di Firenze. infatti, ospita, fin dalla sua costruzione, un grande e antichissimo strumento astronomico, lo gnomone. Non tutti sanno che questo, con i suoi 90 metri di altezza, è, si dice, il più alto al mondo. Come quasi tutti gli strumenti di questo genere realizzati nel Rinascimento, esso è in realtà un "foro gnomonico" proprio come quello praticato sulla cupola di Santa Maria del Fiore, che fu quindi opera dell'ingegno non solo di Filippo Brunelleschi ma anche dell'astronomo che la decise di utilizzarla per misurare la posizione del sole nel cielo. Molto probabilmente il matematico fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli. 


Nicoletta Speltra
                                  
 


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