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Offline ninfea

Parmitano primo italiano a “passeggiare” tra le stelle
« il: Luglio 10, 2013, 18:22:34 pm »


Luca Parmitano, primo italiano a “passeggiare” tra le stelle “Vado a fare due passi e poi torno”. Un bigliettino lasciato su un piccolo frigorifero in uno dei moduli della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Firmato Luca Parmitano.


Così, in modo scherzoso, come se dovesse uscire da casa per fare due passi con uno dei suoi due cagnolini, Luca ha salutato il resto dell’equipaggio della “Spedizione 36” sulla ISS, prima di diventare il primo italiano a compiere una “passeggiata spaziale”, o “attività extraveicolare” (EVA) come da sempre viene definita in gergo tecnico.

La missione di Parmitano, frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana e la NASA, è stata battezzata “Volare”, prevede la permanenza di Luca fino a tutto il mese di novembre, e prevede un’altra “passeggiata spaziale” del nostro astronauta, in programma per il 16 luglio. Luca Parmitano, che fa parte del Corpo Astronauti dell’ESA europea, assieme al suo collega della NASA Chris Cassidy, è uscito all’esterno della stazione, dopo la lunga e complessa fase di vestizione dello scafandro. Ma al di là del nome, tutto può essere, tranne che una “passeggiata”.

Bisogna innanzitutto indossare le maschere per respirare ossigeno puro in modo da eliminare l’azoto dal sangue: il corpo deve abituarsi alla nuova respirazione nello scafandro, che è l’EMU, quello che la Nasa ha realizzato per le “passeggiate” degli shuttle, e poi utilizzato per quelle dalla Stazione Spaziale. Circa 100 chili di peso, compreso lo zaino portatile di sopravvivenza sulle spalle. E poi c’è la fase di attesa nell’airlock, cioè la camera di depressurizzazione tra l’ambiente interno della ISS e il vuoto, all’esterno.

La fase è molto lunga, ma poi tutto inizia con regolarità. La microtelecamera montata sul casco di Cassidy, con il numero 20 (quella di Luca ha il numero 17), mostra le immagini nella camera di decompressione. Si notano le braccia dello scafandro degli astronauti che operano freneticamente prima dell’uscita dal portellone. Non si vede molto, perché l’uscita avviene quando fuori è buio pesto: la ISS sta infatti attraversando la fase di “giro” terrestre in ombra.

Il primo a uscire è Chris Cassidy, poi, dopo alcuni minuti, esce Luca: “La tuta è grande e ingombrante” - ci aveva detto Luca prima del lancio - “ma l’addestramento a Terra, con molte ore di attività di preparazione, ci abitua e ci impratichisce al movimento. Tutto questo, nella grande piscina del Centro di Houston, all’interno della quale ci sono tutti gli apparati sul quale dovremo lavorare nel corso delle attività esterne”.

Nel corso dell’uscita, la quarta dall’inizio dell’anno per l’equipaggio della ISS, Luca Parmitano e Cassidy, nel corso delle sei ore di “passeggiata” si sono quasi trasformati in astronauti “meccanici”. Luca è riconoscibile da Cassidy, perché il suo scafandro è completamente bianco, mentre l’astronauta della Nasa ha delle fasce rosse all’altezza delle ginocchia e sullo zaino portatile. Le immagini dal canale Nasa Tv arrivano dalle piccole telecamere montate sul casco degli astronauti (un piccolo gioiello di tecnologia, come tutto lo scafandro), mentre dall’interno della Stazione avvengono le riprese con altre telecamere e cineprese dei due astronauti al lavoro.

L’ attività extraveicolare è lunga e complessa: Parmitano e Cassidy si mettono subito al lavoro. Già entro le 15.20 recuperano apparati scientifici collocati all’esterno della ISS, e li collocano all’interno dell’airlock. Si procede poi con il recupero di un esperimento esposto al vuoto cosmico, l’installazione di un supporto per un radiatore, l’installazione di alcune linee elettriche di connessione tra due diversi moduli, l’installazione di cavi per accogliere il prossimo modulo russo che verrà inviato alla ISS (il laboratorio Nauka), l’inserimento di una copertura termica su un boccaporto d’attracco oramai non più utilizzato e la rimozione di un supporto di una telecamera esterna inutilizzabile.

Per buona parte della “passeggiata” Luca sta in piedi su una piattaforma del braccio robotico canadese della Stazione, sotto il controllo dell’astronauta NASA Karen Nyberg dall’interno del modulo di osservazione, la Cupola Spaziale, una delle tante componenti della ISS che sono state costruite in Italia. Gli astronauti, che sono in questo momento impegnati nella “passeggiata” non rientreranno all’interno prima di sei ore, quindi non prima delle 20.30 ora italiana.


Fonte: LaStampa.it
 
                                  
 


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