Autore Topic: Trilussa e altri autori by Babauz (archivio)  (Letto 653 volte)

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Offline luna

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  • La magia di un sorriso
Trilussa e altri autori by Babauz (archivio)
« il: Maggio 04, 2008, 17:16:13 pm »
Sonetto del dolce lamento

Federico Garcia Lorca

Temo di perdere la meraviglia
dei tuoi occhi di statua e la cadenza
che di notte mi posa sulla guancia
la rosa solitaria del respiro.

Temo di essere lungo questa riva
un tronco spoglio, e quel che più m'accora
è non avere fiore, polpa, argilla
per il verme di questa sofferenza.

Se sei tu il mio tesoro seppellito,
la mia croce e il mio fradicio dolore,
se io sono il cane e tu il padrone mio

non farmi perdere ciò‚ che ho raggiunto
e guarisci le acque del tuo fiume
con foghe dell'Autunno mio impazzito.




A chi tanto e a chi gnente!

Trilussa

Da quanno che dò segni de pazzia,
povero Meo! fa pena! è diventato
pallido, secco secco, allampanato,
robba che se lo vedi scappi via!
er dottore m'ha detto: - è 'na mania
che nun se pò‚ guarì: lui s'è affissato
d'esse un poeta, d'esse un letterato,
ch'è la cosa più peggio che ce sia! -
Dice ch'er gran talento è stato quello
che j'ha scombussolato un po' la mente
pe' via de lo sviluppo der cervello...
Povero Meo! Se invece d'esse matto
fosse rimasto scemo solamente,
chi sa che nome se sarebbe fatto!


Er Porco e er Somaro

Trilussa

Una matina un povero Somaro
Ner vede un Porco amico annà ar macello,
Sbottò‚ in un pianto e disse: - Addio, fratello,
Nun ce vedremo più nun c'è riparo!

- Bisogna esse' filosofo,bisogna:
- Je disse er Porco - via nun fa' lo scemo,
Che forse un giorno ce ritroveremo
In quarche mortatella de Bologna!


Er leone riconoscente
Trilussa

Ner deserto dell'Africa, un Leone
che j'era entrato un ago drento ar piede,
chiamò un Tenente pè l'operazzione.
- Bravo! - je disse doppo - lo t'aringrazzio:
vedrai che sarà‚ riconoscente
d'avemme libberato da sto strazio;
qual' è er pensiere tuo? d' esse promosso?
Embè, s'io posso te darei‚ 'na mano...
- E in quella notte istessa
mantenne la promessa
più mejo d'un cristiano;
ritornò‚ dar Tenente e disse: - Amico,
la promozzione è certa, e te lo dico
perchè me so' magnato er Capitano.


Il principe rivoluzionario

Trilussa

"parla il cameriere"
Quando tiene i discorsi, è vero,
è rivoluzionario, lo ammetto:
ma quando non parla cambia aspetto,
diventa di tutt'altro umore.
è a casa che avviene il cambiamento:
povero me, se manco di rispetto!
o se nel dargli un foglio non lo metto
come vuole lui, nel vassoio d'argento!

Ti basti questo: quando va in campagna
a tenere le conferenze nei comizi
sua moglie la chiama: la compagna.
La compagna? Benissimo: ma allora
perch?? con le persone di servizio
continua a chiamarla: la mia signora?


Tenerezza


Io ti chiedo perdono di amarti all'improvviso
Benchè il mio amore sia una vecchia canzone alle tue orecchie,
Delle ore passate all'ombra dei tuoi gesti
Bevendo nella tua bocca il profumo dei sorrisi
Delle notti che vissi cullato
Dalla grazia ineffabile dei tuoi passi eternamente in fuga
Porto la dolcezza di coloro che accettano malinconicamente.
E posso dirti che il grande affetto che ti lascio
Non porta l'esasperazione delle lacrime ne il fascino delle promesse
Ne le misteriose parole dei veli dell'anima...
è una calma, una dolcezza, un traboccare di carezze
E richiede solo che tu riposi quieta, molto quieta
E lasci che le mani ardenti della notte incontrino senza fatalit?° lo
sguardo estatico dell'aurora


 La felicità


Tristezza non ha fine
Felicità sì...
La felicità come la piuma
Che il vento solleva per aria
Vola così lieve
Ma ha una vita breve
Ha bisogno che il vento non finisca
La felicità del povero assomiglia
Alla grande illusione del Carnevale
La gente lavora l'anno intero
Per un momento di fantasia
Per fare un costume
Di re o di pirata o di giardiniera
Poi tutto finisce mercoledì
Tristezza non ha fine
Felicità sì.
La felicità è come la goccia
Di rugiada sul petalo di un fiore
Brilla tranquilla
Dopo lievemente oscilla
E cade come una lacrima d`amore
La mia felicità sta sognando
Negli occhi della mia innamorata
E`come questa notte
Che passa che passa
In cerca dell`aurora
Parlate piano per favore
Perchè lei si svegli allegra come il giorno
Offrendo baci d`amore
Tristezza non ha fine
Felicità si...

Vinicius De Moraes ( e musica di Jobim)

« Ultima modifica: Maggio 17, 2008, 17:48:46 pm da luna »
Voglio solo...un sorriso
 


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