Autore Topic: Gli effetti della crisi: Spagna, anche il ceto medio bussa alla Caritas  (Letto 334 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Gli effetti della crisi: Spagna, anche il ceto medio bussa alla Caritas
Autonomi, persone che pagavano il mutuo per la casa. Gente normale, con vite normali fino a ieri, che ora sono per strada, o senza alcun reddito e senza assegno di disoccupazione


In Spagna anche la classe media comincia a bussare alle porte della Caritas: e' l'ultimo fenomeno della crisi economica in un paese dove la disoccupazione e' ora al 22,85%, al 49% fra i giovani, e dove, secondo Eurostat, il 25,5% della popolazione e' a rischio poverta' ed esclusione.

La stampa spagnola rileva che, come avviene in Portogallo gia' da oltre due anni, continua a crescere il numero di persone che fanno ricorso all'assistenza della Caritas e delle altre organizzazioni umanitarie per sopravvivere. Caritas Madrid, riferisce el Mundo, ha registrato un aumento del 40% delle richieste di aiuto nell'ultimo anno. Molte provengono ora da "gente normale", abituata fino a ieri ad avere un lavoro, una casa, una sicurezza economica. "La fame punta la classe media" titola il quotidiano: Caritas Madrid e' ora "al limite delle sue capacita"'. Solo nella capitale l'organizzazione cattolica ha aiutato 115 mila persone nel 2011.

Per el Mundo, "solo la solidarieta' familiare sta salvando la Spagna dall'esplosione sociale. E la Caritas e' il termometro esatto di come stanno le cose". "Abbiamo raddoppiato i turni nelle nostre mense", spiega Javier Hernando di Caritas, "ma anche cosi' non ce la facciamo. E' una situazione complicata". Fra il 2005 e il 2007 Caritas Madrid ha assistito 182 mila persone, dall'inizio della crisi, fra il 2008 e il 2010, 322 mila.

"Il 75% viene (alle mense) perche' e' disoccupato, il 58% ha problemi per nutrirsi, un 41% non puo' pagare l'affitto, il 40% non ce la fa con la bolletta della luce" precisa Hernando. L'esercito di 5,3 milioni di disoccupati e' il dato piu' drammatico della pesante situazione economica che il nuovo governo del premier Mariano Rajoy ha ereditato dal precedente esecutivo di Jose' Luis Zapatero. Un milione di famiglie non ha piu' alcuna risorsa.

Alle mense di Caritas arriva "ogni giorno piu' gente del ceto medio, autonomi, persone che pagavano il mutuo per la casa. Gente normale, con vite normali fino a ieri, che ora sono per strada, o senza alcun reddito, senza assegno di disoccupazione...gente normale", dice Hernando. "Ora viene gente che stava bene, che ha vissuto bene. Abbiamo un ingegnere, perfino un torero, che i suoi soldi deve pure averli fatti", conferma Tomas, 43 anni, disoccupato, da un anno iscritto alla mensa dell'Ordine di Malta a Virgen del Olivo. "Sono sempre di piu' gli spagnoli. I primi colpiti dalla crisi - precisa Hernando - sono stati gli immigrati. Ora tocca agli spagnoli, e sempre di piu' a livelli di vita fino ad oggi normalizzati". Secondo Eurostat, 11,6 milioni di spagnoli, il 25,5% della popolazione, sono a rischio poverta' e di esclusione sociale. E fra i ragazzi sotto i 17 anni il tasso di rischio-poverta' e' del 28,7%: quasi un giovane su tre.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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