Autore Topic: Pratica sportiva non agonistica: l’elettrocardiogramma non serve [Consumatore]  (Letto 1406 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Pratica sportiva non agonistica: l’elettrocardiogramma non serve
25 novembre 2013


Quando muore un giovane atleta, l’impatto emotivo è fortissimo e si torna a chiedere che sia reso obbligatorio l’elettrocardiogramma preventivo per chiunque voglia fare qualsiasi sport. Ma i dati dicono che è una pratica inutile e potenzialmente dannosa.


Benché la legge non sia precisa in merito, è consuetudine che per praticare un’attività sportiva non agonistica (palestra, danza, ginnastica artistica…) si debba presentare un certificato medico, rilasciato di solito dai medici di base, non gratuitamente, ma a carico dell’assistito.

Il certificato di idoneità

Per rilasciare il certificato di idoneità, il medico fino a oggi non è stato obbligato dalla legge a richiedere che il paziente si sottoponga a un elettrocardiogramma (può farlo a sua discrezione). Si  levano però da più parti voci che – in particolare quando si verifica un incidente mortale in un campo sportivo – chiedono che sia reso obbligatorio l’elettrocardiogramma per chiunque voglia praticare attività sportiva non agonistica. Qualche mese fa, un decreto ministeriale aveva in effetti introdotto questo obbligo, con spesa a carico del paziente. Ma un successivo decreto ha sospeso la questione, rimandando l’esecuzione dell’elettrocardiogramma a linee guida apposite, che dovranno essere approvate in futuro dal ministero della Salute.

L’elettrocardiogramma non previene le morti improvvise degli atleti

Bisogna però dirlo con chiarezza: i dati scientifici dicono che l’elettrocardiogramma per chiunque voglia praticare uno sport agonistico, bambini inclusi, è una pratica inutile e scorretta. Infatti

  • non ci sono prove scientifiche che dimostrino che l’elettrocardiogramma è utile in assenza di fattori di rischio;
  • le morti sul campo, incidenti con enorme impatto emotivo, ma per fortuna rarissimi, sono nella maggior parte dei casi legati a problemi che un elettrocardiogramma ben difficilmente è in grado di evidenziare e dai dati non risulta che la pratica dell’elettrocardiogramma possa ridurne l’incidenza;
  • l’utilità di un elettrocardiogramma preventivo è discussa persino per chi pratica sport agonistico e per i bambini che devono essere sottoposti a un intervento chirurgico.

Non a caso, il progetto Usa Choosing Wisely , che si propone di valutare in base alle evidenze scientifiche le pratiche mediche più comuni, ha incluso l’elettrocardiogramma preventivo in assenza di sintomi tra le pratiche inappropriate.

Il rischio di disincentivare lo sport

Come tutti gli esami non appropriati, l’elettrocardiogramma obbligatorio per legge avrebbe una serie di conseguenze negative:

  • disincentivare la pratica sportiva, per problemi di costo e scomodità, dando oltretutto l’idea che si tratti di un’attività pericolosa, quando al contrario è salutare;
  • portare a falsi positivi, ovvero alla diagnosi di problemi in realtà inesistenti, con la conseguenza di ulteriori indagini mediche inutili;
  • portare a sovradiagnosi, cioè a identificare piccole anomalie che non avrebbero mai portato a problemi, ma che una volta trovate richiedono ulteriori accertamenti e cure.
    Insieme all’associazione Slow Medicine e a Partecipasalute, che hanno preso posizione contro l’obbligatorietà dell’elettrocardiogramma per chiunque voglia praticare un’attività sportiva, chiediamo che non si proceda a una ulteriore medicalizzazione della vita quotidiana né a ulteriori costi addossati alle famiglie.

Una corretta informazione che spinga a uno stile di vita sano è il miglior sistema di prevenire le malattie cardiovascolari, in campo e fuori.

Dal sito di Altroconsumo
« Ultima modifica: Gennaio 08, 2014, 22:57:09 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 

Offline Mimmo966

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Re:Pratica sportiva non agonistica: l’elettrocardiogramma non serve
« Risposta #1 il: Novembre 25, 2013, 20:16:14 pm »

  • portare a sovradiagnosi, cioè a identificare piccole anomalie che non avrebbero mai portato a problemi, ma che una volta trovate richiedono ulteriori accertamenti e cure.

Questo è successo anche a mio figlio e fortunatamente dopo gli accertamenti è risultato tutto ok. Io personalmente penso che un elettrocardiogramma sotto sforzo sia l'ideale anche per quei giovani che praticano uno sport non agonistico, tra l'altro rivolgendosi alle asl di competenza l'intera visita è gratuita fino all'età dei 18 anni, è sufficiente la richiesta della palestra dove si pratica lo sport. Preferisco sapere di eventuali lievi anomalie ed essere io genitore a decidere se approfondire la diagnosi piuttosto che affidarmi alla buona sorte e non sapere nulla.  ;)
 

Offline mozagga

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Re:Pratica sportiva non agonistica: l’elettrocardiogramma non serve
« Risposta #2 il: Novembre 26, 2013, 09:39:35 am »
Esperienza personale. Alla visita medica dei 3 giorni del militare, a seguito di un elettrocardio mi hanno fatto rivedibile per "soffio al cuore"  :o ....cioè a 18 anni mi è venuto il coccolone, visto che praticavo già da 8 anni alpinismo...fatto accertamenti con ecocardio e sotto sforzo è risultata una comunissima disfunzione della valvola mitrale, problema che molti calciatori hanno. Si tratta semplicemente di una aritmia quando il cuore è a riposo. Il dottor colombo allora medico dell'inter che mi visitò mi tranquillizzò.
Questo per quotare quanto dice mimmo che è meglio sapere anche di qualcosa di leggero e non preoccupante che crepare mentre fai sport. Nella vita a prescindere dallo sport agonistico o meno, un elettrocardio e un ecocardio ogni persona dovrebbe averlo nella sua bella cartella clinica personale.
Nonostante questo purtroppo non si è certi al 100% di non incorrere in infarti o arresti cardiaci dovuti a qualcosa che si sviluppa con gli anni. E gli esempi di calciatori super controllati sono fin troppi.
Poi sta all'intelligenza delle persone nel sapere che lo sport fa bene e va praticato sempre e in ogni sua forma...non è che perchè mi obbligano a fare l'elettrocardio non faccio più sport...mi sembra una scusa.
 


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