Bonus di 80 euro: ora anche ai disoccupati14 maggio 2014Ottanta euro in più nella busta paga dei lavoratori italiani fino a una certa soglia di reddito: è stato approvato dal Governo Renzi il decreto che prevede il bonus. L’agenzia delle entrate ha precisato che ne ha diritto anche chi percepisce l’assegno di disoccupazione, la mobilità e la cassa integrazione.Il Governo Renzi ha approvato il decreto che porterà nelle tasche dei lavoratori italiani 80 euro in più. Data di partenza: il primo periodo di paga utile. Quasi sicuramente, quindi, il bonus arriverà con lo stipendio di maggio. Ma a chi spetta e chi, invece, ne resta fuori?
Nello stesso decreto rientra anche l’aumento (da luglio) della tassazione sulle rendite finanziare. Siamo d’accordo con il fine, ma il piccolo risparmiatore non deve pagare quanto chi investe grossi capitali. Firma la
petizione per dar voce alla nostra proposta di revisione più equa della tassazione.
A chi spettaIl bonus Irpef spetta a tutti i lavoratori dipendenti e a chi percepisce redditi assimilati al lavoro dipendente come:
- i soci lavoratori delle cooperative;
- i disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione;
- i lavoratori in mobilità e in cassa integrazione;
- i titolari di borse di studio e assegni di formazione professionale;
- i collaboratori coordinati e continuativi e quelli a progetto;
- i lavoratori impiegati in lavori socialmente utili.
Per ottenerlo non devi fare nulla, ti viene riconosciuto automaticamente dal tuo datore di lavoro in busta paga sulla base dei dati reddituali di cui è a conoscenza. Per chi percepisce le indennità di mobilità o di disoccupazione viene erogato direttamente dall’ente insieme all’indennità.
Hanno diritto al bonus anche colf e badanti, ma in questo caso i datori di lavoro non devono corrisponderlo: saranno i lavoratori stessi che, per ottenerlo, dovranno presentare la dichiarazione dei redditi (730 o Unico) l’anno prossimo.
Anche per i lavoratori deceduti gli eredi possono chiedere il riconoscimento del bonus in occasione della presentazione della sua dichiarazione dei redditi tramite modello Unico.
A quanto ammontaIl bonus Irpef viene calcolato sul reddito complessivo annuo e viene diviso per il numero di stipendi che verranno percepiti dal mese di maggio fino a fine anno, quindi nella maggioranza dei casi sarà diviso per 8 (buste paga da maggio a dicembre). Come avviene per le detrazioni da lavoro dipendente, il bonus viene rapportato al periodo di lavoro svolto nell’anno. Quindi, se lavori solo da luglio a novembre percepirai i 5/12 del bonus. Viceversa, se hai lavorato solo i primi mesi dell’anno avrai diritto a recuperare il bonus che non hai percepito presentando la dichiarazione dei redditi l’anno prossimo.
Nella tabella seguente trovi l’ammontare complessivo del bonus (per chi nel 2014 lavora tutto l’anno), da suddividere tra le prossime buste paga che percepirai.
Reddito annuo lordo Bonus annuoda 0 a 8.000 euro 0
da 8.000 a 24.000 euro 640
24.500 euro 480
25.000 euro 320
25.500 euro 160
da 26.000 euro in poi 0
Per redditi compresi tra 8.000 e 24.000 euro la detrazione è fissa a 640 euro. Per i redditi compresi tra i 24.000 e 26.000, invece, la detrazione viene calcolata in base al reddito. Nella tabella trovi alcuni esempi tra quelli più frequenti. Ovviamente, la cifra precisa potrà subire delle piccole variazioni, che dipendono, appunto dal tuo reddito preciso.
A cosa fare attenzioneIl bonus Irpef spetta esclusivamente a chi non è incapiente e cioè a chi, una volta tolte dall’imposta totale le detrazioni da lavoro, ha ancora imposte da pagare. In pratica chi guadagna fino a 8.000 euro all’anno sicuramente non ne ha diritto. Se però hai lavorato solo per alcuni mesi all’anno guadagnando complessivamente 8.000 euro, potresti aver comunque diritto a una parte del bonus. Per questo è sempre bene controllare e farlo presente al datore di lavoro o a chi ti presta assistenza fiscale.
Se guadagni più di 8.000 euro all’anno e hai a carico il coniuge e/o i figli risultando, quindi, incapiente grazie alle detrazioni per carichi di famiglia, il bonus ti viene riconosciuto lo stesso.
Ricordati che se cambi lavoro nel corso dell’anno devi comunicare al nuovo datore l’importo del bonus eventualmente percepito fino a quel momento. In questo modo ti verrà applicata la corretta tassazione ed eventualmente ti verrà riconosciuto il bonus residuo che ti spetta. Allo stesso modo se percepisci più redditi da lavoro che complessivamente producono un reddito superiore a quello che ti da diritto al bonus, ricordati di comunicare a ogni datore di lavoro di non applicarlo, altrimenti quando l’anno prossimo presenterai il modello 730 dovrai restituire quanto ti è stato indebitamente corrisposto. Fai attenzione anche se precepisci redditi da locazioni su cui paghi la cedolare secca, infatti anche questi concorrono al calcolo del limite di reddito totale per ottenere il bonus.