Google ha finalmente fatto luce sul progetto
Chrome OS, destinato a rivoluzionare il settore dei sistemi operativi quando, nel 2010, farà il suo esordio ufficiale. Al momento i primi test denotano una certa assenza di stabilità, comunque perdonabile considerata la mole di modifiche che l’azienda stessa ha dichiarato di dover ancora apportare prima del suo rilascio al pubblico.
A fianco di bigG, nella stesura del codice, è coinvolta anche parte degli ingegneri al servizio di
Canonical, società dietro al progetto
Ubuntu.
A svelarlo è un post apparso sul blog ufficiale dell’azienda, in cui Chris Kenyon, vicepresidente del reparto OEM, illustra come l’inizio della collaborazione fra il team autore della celebre distribuzione Linux e Google sia da far risalire al luglio scorso.
Ubuntu e Chrome OS condivideranno dunque alcune componenti, una volta che il S.O. di Mountain View verrà reso disponibile, con tutta probabilità su dispositivi netbook e nettop, ma i due prodotti non hanno alcuna intenzione di darsi battaglia, in considerazione della loro concezione differente e dei diversi ambiti di applicazione a cui sono destinati: uno continuerà a rappresentare un sistema solido per l’
esecuzione in locale dei software, come da tradizione, mentre l’altro abbraccerà appieno la nuova filosofia di
cloud computing, con applicazioni e storage dei documenti legati esclusivamente alla rete.
Queste le parole con le quali Kenyon descrive l’avvenire di Canonical:
"Il 2010 sarà un anno davvero eccitante. Oltre a continuare nella distribuzione di Ubuntu attraverso i nostri partner, proseguiremo il lavoro iniziato con Google su Chrome OS e sui dispositivi destinati alla sua adozione"