Autore Topic: Fisco: l'Imu,se l'italiano scappa dal rifugio  (Letto 410 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Fisco: l'Imu,se l'italiano scappa dal rifugio
« il: Maggio 07, 2012, 08:25:09 am »
Fisco: l'Imu,se l'italiano scappa dal rifugio
Un balzello che spaventa tutti

di Francesco Chyurlia
f.chyurlia@rai.it



“L’asino con troppi pesi sulla schiena finirà per schiantarsi”. Non è una frase di Esopo e neanche un detto popolare. E’ l’allarme lanciato dal direttore generale del Censis, Giuseppe Roma, nell’illustrare un recente studio del suo istituto sulle tasse che gravano sulla casa. Secondo il Censis a fine anno i valori delle case si ridurranno del 20% con punte superiori al 50%. E di questo, secondo Giuseppe Roma, è responsabile l’Imu (Imposta municipale unica sugli immobili). “l'Imu, insieme alla rivalutazione del 60% degli estimi, sono i veri problemi che peseranno sulle tasche delle famiglie italiane le quali, per far fronte all'ulteriore pressione fiscale, prima di intaccare i risparmi ricorreranno alla messa in vendita delle seconde case e questo farà crollare per la prima volta dopo i decenni il prezzo degli immobili”. Intanto, lo evidenziano i dati del Tesoro,su 19,2 milioni di prime case, 14,6 milioni (76%) dovranno pagare l'Imu e solo 4,6 milioni (24%) sono esenti ''in virtù delle detrazioni''. Non a caso dall’Imu il governo stima un introito di 3,4 miliardi di euro.

Secondo il Dipartimento delle Finanze, in media si pagheranno circa 235 euro. Inoltre, su 24,3 milioni di proprietari, 17,5 milioni (70%) sono soggetti all'Imu e 6,8 milioni (30%) sono esenti. La media del prelievo per proprietario è pari a 194 euro. La simulazione offre anche un confronto tra 'vecchia' Ici e 'nuova' Imu, da cui emerge che l'Ici era pagata da 21,4 milioni di proprietari, con un valore medio pro-capite pari a 151 euro. L'Imu verrà' invece pagata, appunto, da 17,5 milioni di proprietari, quindi di meno, ma con un valore pro-capite maggiore e pari a 194 euro. Al di là delle medie statistiche, che riportano alla mente il famoso pollo di Trilussa, la realtà cheviene percepita dal la gente è ben diversa. Così come diverse sono le cifre che gli italiani pagheranno, per la stessa tipologia di casa, se vivono a Roma, a Milano, a Napoli o in un paese del nord, del centro o del sud. E molto cambia se il proprietario dell’immobile risiede in un comune con i conti in nero o in un comune con i conti in rosso, dato che i sindaci possono decidere se imporre l’aliquota minima o quella massima previste dalla legge. Il calcolo Imu è basato sulla rendita catastale dell'abitazione, il valore è indicato nell'atto di compravendita e anche nella dichiarazione dei redditi annuale del contribuente. Può, inoltre, essere reperita sull'Agenzia del Territorio inserendo gli estremi dell'immobile e il codice fiscale del proprietario. Se il valore della rendita catastale è espressa in lire, va convertita in euro dividendo la cifra per 1936,27. La rendita catastale deve essere poi rivalutata del 5%. Bisogna però fare attenzione che la rendita catastale dell'immobile non sia già stata rivalutata del 5%, ad esempio in sede di dichiarazione dei redditi. Per gli amanti del” fai da te”, Internet è fortunatamente piena di siti che aiutano i contribuenti, senza troppa difficoltà, a calcolare l’Imu. Per il calcolo deve essere applicata l'aliquota di riferimento IMU decisa dal proprio Comune. Nel 2012 le aliquote Imu di base sono 0,75-0,76% come aliquota ordinaria 0,4% in caso di abitazione principale ( aliquota ridotta pari al 4 per mille ). I Comuni hanno facoltà di variare l'aliquota ordinaria di +/- 0,3 punti percentuali e quella ridotta di +/- 0,2 punti percentuali. Al calcolo della imposta Imu può essere, infine, applicata la detrazione per la prima casa pari a 200 euro. Il calcolo consente di ottenere l'imposta indicativa che il proprietario dovrà pagare al fisco. E' inoltre possibile detrarre 50 euro per ogni figlio con meno di 26 anni residente nell'immobile fino ad una detrazione massima di 600 euro (200 euro prima abitazione + 400 euro detrazione figli).

Ma i guai arrivano per coloro che oltre alla prima casa, posseggono anche una seconda (terza, quarta e via dicendo). L'imposta Imu sulla seconda casa è calcolata sul valore catastale dell'immobile applicando l'aliquota ordinaria pari allo 0,76% ( 7,6 per mille ) sulla base di quanto previsto nel decreto Monti. I comuni possono variare l'aliquota al ribasso o al rialzo di 0,3 punti percentuali. Ciò vuole dire che dalla seconda casa in poi l'imposta sugli immobili varia da un minimo di 0,46% (4,6 per mille ) ad un massimo di 1,06% ( circa 1 per cento) a seconda della delibera del Comune ove è situato l'immobile. Gli immobili non considerati abitazione principale, non beneficiano della detrazione di 200 euro sull'Imu, né dell'applicazione dell'aliquota ridotta. E qui vengono le note dolenti: l'Imu si applica anche sugli immobili in comodato d'uso. Il decreto Monti ha cancellato la disposizione (il comma 3, dell’articolo 58 e le lettere d, e ed h) del comma 1, dell’articolo 59 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446) che consentivano nella vecchia imposta Ici di assimilare all'abitazione principale gli immobili concessi ad uso gratuito ai familiari. A partire dal 2012 le unità immobiliari date in comodato d'uso sono quindi, secondo il decreto Monti, considerati imponibili come seconde case con aliquota Imu ordinaria. Ad esempio, una seconda casa data in uso gratuito ad un genitore o al figlio sarà soggetta all'aliquota ordinaria Imu e non potrà più beneficiare né delle detrazioni per l'abitazione principale, né delle aliquote ridotte previste in precedenza nel regime Ici. L'Imu sulle pertinenze di una casa. In linea generale alle pertinenze prive di rendita autonoma, ad esempio le cantine, si applica l'aliquota Imu dell'immobile. Alle pertinenze di un immobile considerato abitazione principale è quindi applicata l'aliquota ridotta Imu che, di base, è pari al 0,4% ( 4 per mille ). Viceversa, alle stesse pertinenze di un immobile dalla seconda casa in poi, è applicata l'aliquota ordinaria Imu che, di base, è pari allo 0,76% ( 7,6 per mille).

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Offline ambarambacicicoco

Re:Fisco: l'Imu,se l'italiano scappa dal rifugio
« Risposta #1 il: Maggio 07, 2012, 08:31:19 am »
Purtroppo quest'articolo mi conferma quello che temevo:
io pagherò la mia casa dove vive mia mamma come seconda casa, mentre lei pagherà quella dove vivo io, di sua proprietà,  come seconda casa.
Maio e lei non abbiamo diritto ad una prima casa?

Monti, come la mettiamo? E magari speri che parli bene del tuo operato?  :diavolo:

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Offline pinkfloyd

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Re:Fisco: l'Imu,se l'italiano scappa dal rifugio
« Risposta #2 il: Maggio 07, 2012, 14:34:17 pm »
No  Comment  :o
Vivi e lascia vivere, perché niente è più importante della vita, quindi fregatene di ciò che pensano, fregatene di chi non ti è amico, fregatene di chi parla alle tue spalle, vivi alla faccia di coloro che sono invidiosi, vivi alla faccia di chi è falso, dimentica chi ti ha fatto male e sorridi, si indifferente al suo pensiero e ricorda che... il vero amico sei solo tu! Straordinaria follia.
 

Offline ninfea

Re:Fisco: l'Imu,se l'italiano scappa dal rifugio
« Risposta #3 il: Maggio 07, 2012, 22:47:48 pm »

hai provato a rivolgerti al Sunia?
                                  
 


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