Autore Topic: L'allarme di Confindustria: crisi, danni come quelli di una guerra  (Letto 391 volte)

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Offline ambarambacicicoco

L'allarme di Confindustria: crisi, danni come quelli di una guerra
Così il Centro Studi di viale dell'Economia dipinge lo scenario economico


"Non siamo in guerra. Ma i danni economici fin qui provocati dalla crisi sono equivalenti a quelli di un conflitto". E' il parere del Centro studi di Confindustria che lo scenario economico. A essere colpite, spiega l'indagine, "sono state le parti piu' vitali e preziose del sistema Italia: l'industria manifatturiera e le giovani generazioni. Quelle da cui dipende il futuro del Paese". Per il Csc "l'aumento e il livello dei debiti pubblici sono analoghi, in quasi tutte le economie avanzate, a quelli che si sono presentati al termine degli scontri bellici mondiali. Una sorta di guerra c'e' stata ed e' tuttora in corso, ed e' combattuta, una volta di piu', dentro l'Europa e dentro l'Italia. Come nei secoli passati, in cui le divisioni e gli interessi di parte prevalevano su tutto e tutti".

"L'Italia e' nell'abisso". Il direttore del Centro studi di Confindustria, Luca Paolazzi, presentando l'ultima indagine sugli scenari economici, usa queste poche parole per descrivere lo stato del Paese. Il Csc prevede flessioni del Pil del 2,4% nel 2012 e dello 0,3% nel 2013, che seguono incrementi dell'1,8% nel 2010 e dello 0,4% nel 2011. "La recessione italiana si e' gia' concretizzata piu' intensa", si legge nella premessa dell'indagine di Viale dell'Astronomia. "Il 90% dell'arretramento di quest'anno e' gia' acquisito nel secondo trimestre (-2,1%)".

Per il 2012 i consumi degli italiani sono previsti in marcata contrazione. Lo afferma il Centro studi di Confindustria. La domanda totale calera' del 4,3% (-1% nel 2011). "In particolare - spiega l'analisi - i consumi delle famiglie diminuiscono nettamente (-2,8%), conseguenza della fiducia al minimo storico, dell'ulteriore riduzione del reddito reale disponibile, della restrizione dei prestiti e dell'aumento del risparmio precauzionale". Per gli esperti di viale dell'Astronomia, "gli investimenti crollano dell'8,0% per effetto dell'estrema incertezza e del proibitivo accesso al credito bancario".

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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