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Neo FreeRunner - L'anti iPhone è OpenSource

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sly3000:

Prima di Android, prima dell'iPhone...
era già nato nel 2006 il progetto OpenMoko (www.openmoko.org) volto a realizzare una piattaforma integrata completamente opensource per la gestione di dispositivi mobili basata su linux.
Ma è stato con la realizzazione di Neo1973, il primo terminale con OpenMoko a bordo, che il progetto ha acquisito una certa notorietà anche per una caratteristica particolare: Neo1973 è stato infatti realizzato insieme alla comunità opensource di OpenMoko è tutto l'hardware di cui è composto, è dettagliatamente documentato, componente per componente, inclusi gli schematici CAD necessari alla sua realizzazione liberamente disponibili online.
Questo ha reso Neo1973 a tutti gli effetti uno smartphone non solo opensource ma anche openhardware caso unico al mondo.
L'azienda che ha avuto quest'idea così in controtendenza è la First International Computer (FIC) e dopo appena un anno dall'inizio del progetto aveva già immesso sul mercato mondiale Neo1973 in due versioni, Base e Advanced.
Ci si sarebbe attesi che un prodotto totalmente sperimentale reso completamento aperto fosse anche costoso, mentre al contrario i costi sono stati contenuti fin dall'inizio mutuando in qualche modo il concetto che l'open deve essere anche alla portata di tutti. NeoBase veniva infatti venduto a 300 dollari, mentre la versione per sviluppatori NeoAdvanced, che include oltre al telefono una debug board appositamente realizzata e documentata e diversi accessori contenuti in una valigetta, costava 450 dollari e richiedeva un minimo di attività di assemblaggio, anche per flashare fin dall'inizio l'ultimo snapshot disponibile online del firmware.
Col tempo poi sempre per abbattere i costi, all'interno della comunità sono nati dei gruppi di acquisto che riescono ad ottenere un abbassamento ulteriore del prezzo comprando lotti di almeno 10 terminali e riducendo i spedizione. I gruppi italiani sono tra quelli più numerosi nel mondo e sono diversi i casi in cui si è superato il limite minimo di 10 persone.

La distribuzione di riferimento di OpenMoko si chiama OpenEmbedded (http://wiki.openembedded.net/index.php/Main_Page), che è più di una semplice distribuzione. Si parla infatti di un ambiente di cross-compilazione che garantisce il corretto sviluppo su qualunque piattaforma supportata dal kernel di linux e che può essere installato tranquillamente in un sistema già funzionante con Debian, Ubuntu, SuSE, Mandriva, Fedora, CentOS/RedHat enterprise, Gentoo e altre distro, ma anche con FreeBSD. Su MacOSX siamo amcora all'inizio, ma c'è un progetto in corso che permetterà di lavorare anche sui recenti Mac. Nulla poi vieta di installare la distro preferita in una macchina virtuale e lavorarci quindi anche su windows ad esempio. Una volta identificata la piattaforma di base, va installato il toolchain, ossia tutto l'occorrente alla compilazione e debug del codice sorgente e la procedura è descritta passo passo sul sito di OpenEmbedded. Ma la notizia più intrigante riguarda la quantità di dispositivi già testati con OpenMoko e per il quali è stato pre-configurato il kernel di linux (almeno 200 di base).
Logicamente tutta la piattaforma x86 è pienamente supportata, per cui se c'è un palmare venduto con WindowsMobile in automatico si sa che potrebbe supportare OpenEmbedded al 99%! Il restante 1% di imprevisti è legato agli specifici chip integrati che potrebbero non essere ancora del tutto gestiti.
Per fare qualche nome, abbiamo vari smartphone già pienamente supportati, come i Motorola (A1200, A780, E680, E680i, ROKR E2/E6 e altri), gli Asus MyPal (A620, A730), i tablet Nokia (770, 800), vari terminali Palm, Sharp, le FPGA di Xilinxs, chiaramente gli smartphone FIC e molti altri. L'interfaccia è basata su X11, Gtk, Qtopia, Enlightment (E17) e sono presenti anche su YouTube diversi filmati che danno l'idea dell'ottimo lavoro che è stato fatto per realizzare un ambiente grafico totalmente nuovo e piacevole da usare.
(Estratto di un articolo di Massimiliano Brasile pubblicato su Hacker Journal)

Screenshot

babar:
ma sai che è anche bello..

quasi quasi lo voglio...

http://quickstart.openmoko.org/photographs/

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