I soldi della cassa? Ha ragione il dipendente: è più sicuro custodirli a casa


Non è licenziabile il dipendente che, per ragioni di sicurezza, porta a casa i soldi della cassa per poi riportarli in ufficio il giorno seguente. Lo ha affermato la Cassazione con la sentenza 21136/12. Il licenziamento di un dipendente di Equitalia è stato dichiarato illegittimo in entrambi i gradi di merito: i giudici danno ragione al dipendente secondo il quale, non essendovi in ufficio alcun mezzo idoneo a custodire le somme in cassa, era preferibile portarle a casa. Secondo gli Ermellini, i giudici di merito hanno esaminato accuratamente le prove testimoniali, giungendo a stabilire l’illegittimità del licenziamento tenendo conto non solo della prassi in questione, ma anche di altri elementi che non hanno formato oggetto di specifiche censure da parte della ricorrente: la buona fede del lavoratore è provata dal fatto che sul documento di chiusura sono sempre state annotate le somme che dovevano trovarsi in giacenza; il fatto che il mattino successivo egli avesse restituito la somma in tagli non corrispondenti può essere considerato al massimo una approssimazione da punire con una sanzione conservativa. La censura mossa dalla ricorrente non pare pertanto in grado di scalfire la correttezza della motivazione della sentenza impugnata: per questo la S.C. rigetta il ricorso.



Fonte: www.dirittoegiustizia.it