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Offline ambarambacicicoco

Vertice di Seul: 53 leader contro la minaccia nucleare
« il: Marzo 27, 2012, 14:15:10 pm »
Vertice di Seul: 53 leader contro la minaccia nucleare
E’ il primo summit dopo Fukushima



Più di 53 leader mondiali per discutere di sicurezza nucleare: il summit di Seul e' il più grande incontro mondiale dedicato al disarmo nucleare, alla non-proliferazione e alla minaccia del terrorismo atomico. Il vertice, primo appuntamento di risonanza planetaria dopo il disastro di Fukushima, costituisce il seguito del summit di Washington dell'aprile 2010, voluto da Barack Obama.

Al vertice prendono parte anche i capi delle maggiori organizzazioni internazionali, Onu, Unione Europea e Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, oltre a rappresentanti dell'Interpol.

La scelta di Seul non è casuale, vista la minaccia rappresentata dalle ambizioni nucleari di Pyongyang. Proprio il programma atomico nordcoreano, così quello iraniano, saranno al centro di molti incontri bilaterali a margine del summit, pur non essendo ufficialmente nell'agenda dei lavori.

Obiettivo del vertice è quello di "rafforzare la fiducia pubblica nell'energia nucleare, minata dall'incidente nucleare di Fukushima". L'appuntamento servirà inoltre a rafforzare le misure di cooperazione contro i pericoli del terrorismo atomico e contro i traffici di materiali nucleari.

Già nel 2009, nel suo famoso discorso a Praga, Obama aveva invocato "un mondo senza armi nucleari", il "lascito più pericoloso che ci viene dalla Guerra Fredda", mettendo in guardia contro l'incubo di un al Qaeda dotata di armi atomiche. L'anno dopo a Washington si aprì il primo summit sulla sicurezza nucleare, che vide coinvolti 47 Paesi. I leader raggiunsero un intesa su diversi punti, fra cui una maggiore cooperazione per arginare la non-proliferazione e la messa al sicuro entro quattro anni delle materie nucleari poco protette.

Secondo recenti stime, nel mondo esistono almeno 1.600 tonnellate di uranio arricchito per armi nucleari e 500 tonnellate di plutonio: materiali ad alto rischio spesso stoccati in luoghi poco sicuri nelle ex repubbliche sovietiche e in altre parti del mondo.

Per costruire una bomba atomica, spiegano gli esperti, sono sufficienti 25 kg di uranio arricchito e 8 kg di plutonio; ancora più semplice, la fabbricazione delle cosiddette bombe sporche, una combinazione di esplosivi convenzionali e materiale radioattivo.

Nel mondo esistono inoltre milioni di ulteriori fonti radioattive, come impianti nucleari, strutture di ricerca e ospedali, dove gli isotopi vengono utilizzati per combattere il cancro e altre malattie.

Nell'ultimo ventennio, l'Aiea ha infine confermato almeno 20 casi di furto e perdita di uranio arricchito o plutonio mentre sono centinaia i casi di scomparsa di altro materiale nucleare.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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