Sul sito del ministero dell’Economia la lista dei depositi fermi da oltre un decennio
Sono circa 90 milioni di euro, i risparmi “dimenticati” dagli italiani. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto sul proprio sito
http://www.mef.gov.it/depositi-dormienti/l’elenco dei conti dormienti. In tutto 101.462 rapporti per cui sono scattati i requisiti richiesti dalla legge per rientrare tra le somme non movimentate nel periodo tra il 17 agosto 2008 e il 31 dicembre 2009.
I conti dormienti sono conti correnti su cui non è stata effettuata alcuna operazione dal titolare per oltre 10 anni e con un saldo superiore a 100 euro. In base a quanto previsto dal DPR 116/07 gli intestatari dei conti, su sollecitazione della banca, hanno un termine per effettuare operazioni sui propri depositi, in caso contrario, il conto corrente viene estinto e le somme vengono devolute al fondo depositi dormienti, tenuto dal ministero dell'Economia e destinato a finanziare i più svariati capitoli di spesa dello Stato. "Fino alla data di effettuazione del versamento al fondo depositi dormienti da parte dell'intermediario finanziario, gli interessati possono rivolgersi all'intermediario stesso per far cessare lo stato di dormienza – si legge in una nota -. Successivamente alla data di effettuazione del versamento al fondo depositi dormienti da parte dell'intermediario, gli interessati potranno richiedere la restituzione delle relative somme direttamente al ministero, entro l'ordinario termine di prescrizione".
Il dicastero dell’Economia sul proprio portale rende noto inoltre l’ammontare complessivo degli assegni circolari e delle polizze vita, per cui si sono verificate le condizioni previste dalla nuova disciplina in materia di prescrizione. Tali somme, (rispettivamente 37.639.301,56 euro di assegni e 12.876.729,93 euro di polizze vita) sono state comunicate dagli intermediari e sono ora in attesa di essere trasferite al fondo. La legge 23 dicembre 2005, n. 266 stabilisce, infatti, che gli importi degli assegni circolari non riscossi entro il termine di prescrizione del relativo diritto debbano essere comunicati al ministero dell’Economia e versati al fondo, entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui scade il termine. Lo stesso vale per le polizze vita non reclamate in tempo.
ps verificate se avete dimenticato