Mutui per giovani precari: il Fondo del governo fa da garante30 ottobre 2012Per far aprire le casseforti delle banche anche ai giovani che hanno redditi precari e nessun santo in paradiso che possa fare da garante per un mutuo impegnandosi a coprirlo in caso di insolvenza, è sceso in campo il governo con un Fondo di garanzia da 50 milioni di euro destinato a coppie sposate under 35 e a single o coppie conviventi purché con figli minori.Il governo ha stanziato 50 milioni di euro come garanzia per i mutui erogati da banche che hanno stipulato apposite convenzioni in cui si impegnano a offrire il finanziamento con uno
spread massimo dell’1,20% fino a 20 anni di durata, dell’
1,50% oltre i 20 anni. In pratica, gli istituti di credito che aderiscono devono limitare almeno alla metà gli spread solitamente applicati, riducendo il loro guadagno a favore di tassi più accessibili. Pochi lo fanno. Lo dimostra la nostra inchiesta nelle agenzie di otto città italiane dove abbiamo chiesto un mutuo nei panni di una coppia "semiprecaria" (lei con il posto fisso, lui no): quasi 9 agenzie su 10 hanno ignorato il Fondo dicendo di non conoscerlo. Solo nove sparute agenzie su 71 ci hanno fatto l’offerta di mutuo applicando lo spread previsto dal Fondo.
Fai valere il tuo diritto ad accedere al FondoSe sei nella situazione appena descritta, ecco alcuni consigli:
- verifica sul sito
www.diamoglifuturo.it/fondo-casa l'elenco delle banche che hanno sottoscritto la convenzione Abi-Governo;
- le banche che hanno firmato l'accordo devono offrire mutui ai giovani con uno spread di massimo 1,20% per durate fino a 20 anni e di massimo 1,5% per durate superiori. Verifica, quindi, che l'offerta che ti fanno rispetti queste caratteristiche;
- ricorda che se ti offrono un mutuo secondo l'accordo non possono chiedere la presenza di ulteriori garanti per concederti un mutuo garantito dal Fondo;
- fai valere i tuoi diritti. Nella nostra inchiesta sul campo solo in 9 casi su 71 agenzie visitate abbiamo ottenuto le condizioni di favore previste dall'accordo. Si tratta di condizioni economiche davvero vantaggiose se paragonate a quelle del mercato attuale e dunque vale la pena girare più agenzie alla ricerca dell'offerta giusta;
- spetta all'Abi e alla Consap, l'ente che gestisce il fondo, verificare periodicamente il rispetto dell'accordo da parte delle banche. Ti consigliamo, quindi, di denunciare i comportamenti scorretti via mail a
consap@consap.it e ad Abi, l'associazione bancaria italiana
abi@abi.it.
Dal sito di Altroconsumo