Autore Topic: Truffe agli anziani, assedio infinito [Informativa]  (Letto 1070 volte)

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Offline ninfea

Truffe agli anziani, assedio infinito [Informativa]
« il: Giugno 03, 2014, 21:48:03 pm »

Truffe agli anziani, assedio infinito
Ecco i consigli su come difendersi


Tecniche di travestimento unite alla capacità di persuasione permettono ai malviventi di entrare nelle case. La polizia: “Una volta negli alloggi tutto diventa facile, a cominciare dal farsi consegnare il denaro contante”

Massimo Numa


Sociologi. Sceneggiatori. Analisti dei media e della burocrazia, di ogni perverso dettaglio di moduli su prescrizioni tecniche, relative a impianti elettrici, riscaldamento, idrici e altro. Esperti di pensioni, pratiche bancarie, procedure di sicurezza e tutela della privacy. Esperti di paure collettive, sanitarie o ambientali, legate alla stretta attualità. E in grado di intimidire le persone, costruendo un principio d’autorità basato sulle parole ma non solo. Basta una bandoliera simile a quella dei carabinieri, un walkie-talkie da pochi euro che spunta da una tasca, un berretto di foggia militare o una falsa placca di riconoscimento. È il complesso identikit dei professionisti delle truffe ai danni di anziani, disabili o persone comunque sole e perciò più indifese. Sono quasi sempre d’etnia sinti, molto diffusa in Piemonte ma affiancati da emuli italiani altrettanto pericolosi e spietati. 


1. Perdite di gas 

Via Breglio, venerdì pomeriggio, ore 16,30. Qui abita, in un condominio, una coppia di ottantenni torinesi, in ottima forma. Si presentano due uomini, giacca e cravatta. Spiegano che devono controllare l’impianto del gas annunciando un blocco dell’erogazione per sicurezza. Poi mostrano un modulo che prevede, come obbligo, l’adozione obbligatoria di uno strumento in grado di segnalare le perdite. Costo 280 euro, compresa la segnalazione al Comune che «tutto è in regola». Lo «strumento» è una specie di telecomando, con qualche led luminoso. Segue la spiegazione di come funziona. La signora che li ha accolti ha un dubbio. Come mai l’amministratore non ha dato nessuna comunicazione sul blocco? Truffa sventata. 

 

2. Acquedotto inquinato
 

Necessari due «truffa-attori». Costume di scena: una tuta azzurrina. «Buongiorno, siamo due tecnici Smat, dobbiamo accertare se anche in questo fabbricato c’è acqua inquinata da un’infiltrazione di sostanze tossiche». Si informano dov’è il contatore, poi armeggiano con delle fiale. Fingono di campionare l’acqua. Uno si assenta «per verificare» gli impianti dei bagni. Invece rubano tutto. Ultimo messaggio, con l’aria preoccupata: «Intanto beva solo acqua minerale, per lavarsi la faccia bollire. Le comunicheremo i risultati delle analisi».

 

3. Prevenzione medica 

Due i «truffa-attori». Costume: camice bianco stile medico con badge con nome, foto, codice, qualifica e nome Asl. Una cartella piena di moduli. Un infermiere in camice. Scopo della visita a domicilio: «Sono la dottoressa X dell’Asl, stiamo effettuando una campagna di prevenzione delle malattie geriatriche». La vittima, spesso, è contenta. Poi la visita. Segue una complicata esposizione, con esami, analisi. La donna-medico estrae dalla tasca il classico fonendoscopio. In un caso una pensionata torinese fu indotta a entrare nella vasca da bagno, in nome di una «terapia rilassante». Il complice «infermiere», si eclissa e porta a termine il colpo. I derubati, spesso insistono per pagare. Loro si indignano: «Siamo dipendenti pubblici».

 

4. Poliziotti e carabinieri 

Basta anche un «truffa-attore». Costume: sahariana scure, placche di riconoscimento di polizia e carabinieri, una paletta stile forze dell’ordine, falsi tesserini, walkie-talkie con cui simulano dialoghi con la centrale. Copione classico, tono autoritario: «C’è stato un furto nel condominio, a lei non hanno preso nulla? Veda di collaborare, sennò la portiamo in caserma». Poi il tizio in divisa entra in casa.

 

5. Le bollette 

Varianti infinite. Squadre di «truffa-attori». Costumi: tute e badge. Giacche e cravatte. dettagli: valigette con attrezzi, strumenti per analizzare le banconote. Dialettica ipnotizzante. Esordio Iren: «Lei paga somme non dovute, il prossimo mese le verranno restituite, intanto controlliamo i contatori. Il suo è difettoso, segna consumi non dovuti». Telecom: «Aggiorniamo la linea con la banda larga. Dove sono le derivazioni? Uno finge di trafficare su fili e cavi, smontano i telefoni. Variante Italgas: «Cambiamo il contatore, segnala consumi mai effettuati». Falso Inps: «Abbiamo distribuito per errore banconote false, le cambiamo immediatamente, firmi il modulo e riconsegni quelle irregolari». Falso bancario o bancaria: «Il suo estratto conto e saldo sono sbagliati, c’è una differenza da pagare subito, sennò siamo costretti a denunciare. Che fa? Paga subito? Guardi che rischia una denuncia». I complici, nel frattempo, svuotano con calma e metodo gli alloggi.

 

6. Pedinamenti 

Necessari due o anche tre «truffa-attori». Costume: vestiti casual, look informale. La vittima viene tenuta sotto controllo per studiare le sue abitudini. Persone sole. Abitudinarie, spesa al mercato rionale o nei market sotto casa. Di loro conoscono i dati anagrafici. Alle donne il primo contatto: «Cara signora, sono X non si ricorda di me? Sono l’amica di suo figlio, parlavamo di lei pochi giorni fa». Sono già in casa. 

                                  
 

Offline mozagga

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Re:Truffe agli anziani, assedio infinito [Informativa]
« Risposta #1 il: Giugno 04, 2014, 21:31:30 pm »
al muro sta gente...e che Dio li perdoni...io no!!
 


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