Tutti abbiamo seguito in questi giorni il caso di Eluana la ragazza in coma dal 1992, ieri la cassazione ha emesso una sentenza che autorizza i medici a toglierle l'alimentazione e subito si sono scatenate polemiche specialmente da parte della chiesa cattolica. Vorrei fare una considerazione sulla figura del padre di Eluana, penso che un genitore che segue la figlia in coma per tanti anni, se solo avesse un miliardesimo di speranza di vederla riprendersi, tenterebbe di tutto ma vedendola cosi, in stato vegetativo da 16 anni, anche lui si sarà detto: ma questa e' vita? penso che mai un genitore si auguri che il figlio muoia ma neanche che viva cosi', sono molto solidale con lui, infondo la morte fa parte della vita anche se sembra un controsenso tutto cio', e penso anche che l'accanimento terapeutico, distrugga solo la dignita' dell'uomo. Ho visto mio fratello spegnersi in poco più di un anno per un tumore e negli ultimi mesi di sofferenza lo hanno torturato con l'ennesima operazione sebbene i medici sapessero che a nulla serviva se non a prolungare l'agonia e la sola cosa da fare sarebbe stata quella di cercare di togliere il dolore fisico. Tornando ad Eluana, perche' la chiesa cattolica e' cosi' ostinata su certe cose? Perche' non va a vedere il cuore di quel padre che da anni soffre al capezzale di una figlia?
