Autore Topic: Deschamps: Nella partita con il Chelsea non tiferò per la Juve  (Letto 916 volte)

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Offline franca1000

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Deschamps: Nella partita con il Chelsea non tiferò per la Juve
« il: Febbraio 23, 2009, 21:37:15 pm »
Didier Deschamps, se non avesse la testa dura avrebbe potuto esserci lei sulla panchina della Juve a sfidare il Chelsea. Ci ha pensato?

«Sono passati quasi due anni, poteva succedere di tutto nel frattempo. Un allenatore si adatta o no. Io posso lavorare bene se sono sereno e se ho i giocatori che mi danno fiducia. Con Blanc c’era troppa diversità di vedute sul futuro. A me non interessavano i soldi, ma il progetto tecnico e quello a mio modo di vedere non funzionava».

Da disoccupato avrà avuto molte offerte di lavoro. E’ stato anche vicino alla panchina del Chelsea?

«Ero sulla lista dei possibili sostituti di Grant prima che arrivasse Scolari. Non ci ho mai creduto davvero perché sono realista. Secondo voi, un grande club quando deve cambiare la guida tecnica sceglie un allenatore di esperienza o uno come me che di panchina ne ha fatto poca? Sono realista».

Sì, ma se non la chiama più nessuno quando aumenterà il suo bagaglio di conoscenze?

«Bella domanda. E se fosse la Juve che non mi ha facilitato il ritorno al lavoro? I club si informano, a volte bastano due parole e le voci su un Deschamps con un caratterino particolare girano».

Quindi mercoledì sera non tiferà Juve per dispetto?

«Sarò neutrale».

E dalla sua posizione di uomo sopra le parti cosa osserva?

«Una partita di altissimo livello. Sarà interessante vedere se prevarrà il collettivo della Juve o la maggior tecnica del Chelsea».

Ranieri e Hiddink. Chi farà meno danni?

«La Juve ha un sistema di gioco consolidato. Il suo 4-4-2 è un modulo che dà garanzie. A Palermo ha vinto senza divertire come spesso quest’anno. E’ una squadra pratica, solida, determinata. E’ la solita Juve. E mercoledì non conterà tanto essere belli, quanto essere pratici. Il Chelsea con Scolari non funzionava più. Quel 4-3-3 era uno schema che non portava da nessuna parte. Grande ingolfamento nella zona centrale del campo e poco gioco sulle fasce. Hiddink ha avuto poco tempo per cambiare le cose, tuttavia ho visto che sabato ha già corretto qualcosa. Guus è uno smaliziato, che conosce il calcio a tutti i livelli».

Ha Lampard che lei non ha mai avuto.

«E forse non avrò mai. E’ un giocatore fantastico. Sabato ha fatto un assist perfetto per Anelka. Ha tutto quello che un allenatore chiede a un centrocampista».

Però, anche lei doveva accontentarsi e non pretendere un giocatore così. Volare più basso?

«Lampard è fantastico. E’ un delitto cercare di avere il meglio? Mi hanno detto che c’erano Tiago e Almiron. Sono tornato a casa».

Ranieri ha tenuto a riposo Del Piero per averlo scoppiettante a Londra. Cosa si aspetta dal suo amico Alex?

«Una prova di concretezza e maturità. L’ho visto al Bernabeu, queste sono le sue partite».

Il capitano sta vivendo una seconda giovinezza?

«Ha cominciato a fare cose straordinarie con me in B e non si è più fermato. Oggi unisce la solita qualità all’esperienza di uno che ne ha passate tante».

Di Vaio ha detto che a giocargli accanto si rischia di bruciarsi. Esagerato?

«Lui ha una personalità ingombrante. Non è facile gestire uno come Del Piero. Se gioca bene non va mai sostituito, se gioca male ti chiedono perché lo utilizzi. Ma attenti: Ale attira tutta l’attenzione su di sè e può trarne vantaggio chi gli sta vicino in campo».

Amauri, per esempio. Un fenomeno?

«Era sulla mia lista juventina. Ma si infortunò. Può giocare con Trezeguet senza problemi. Anche perché David era abituato a Ibrahimovic, giocatore simile al brasiliano».

Trezeguet è tornato al gol. Lo candiderebbe per un posto in Champions?

«Ranieri ha soltanto problemi di scelta con quattro attaccanti di valore. David se sta di nuovo bene è difficile, molto difficile da lasciare in panchina soprattutto in partite in cui un gol in più o in meno può decidere tutto».

Sfida francese: fra i Blues ci sono Anelka e Drogba. Pericolo imminente per Buffon?

«Scolari li alternava, Drogba soffre il dualismo con il compagno. Insieme non è facile farli giocare. Non sono nella testa di Hiddink. Ma sono scelte che chi fa il nostro mestiere vorrebbe avere. Il loro punto debole, ripeto, è che hanno troppi giocatori nella zona centrale del campo. Penso a Ballack e a Deco. Le fasce sono da affittare».

Punto debole della Juve?

«Può essere la difesa se Chiellini non è al massimo. Senza il Chiello anche Legrottaglie rende di meno».

Lei ha incrociato Ranieri in semifinale di Champions nel 2004 quando allenava il Monaco e lui era al Chelsea. Per caso deve ancora ringraziarlo?

«Quel Chelsea non era ancora uno squadrone, Abramovich stava iniziando. All’andata a Montecarlo sull’1-1, noi restammo in dieci, Ranieri pensò di fregarci e rimpolpò l’attacco. Vincemmo 3-1. Al ritorno il Chelsea andò sul 2-0 e si sentì di nuovo tranquillo. Pareggiammo e andammo in finale».

Morale?

«Non so molto di Ranieri. Ma lo considero fra i mei benefattori».

Intanto lui allena la Juve e lei sta a guardare. Pentito?

«Quando prendo una decisione non torno indietro. O meglio, torno a casa. Però ho capito che è sempre meglio farsi mandare via che dare le dimissioni. Oggi lavoro per Canal Plus, avrei dovuto essere a Stamford Bridge per commentare la partita, invece ho preferito restare con mio figlio che è in vacanza. Ma al ritorno a Torino ci sarò».
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Offline franca1000

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Re:Deschamps: Nella partita con il Chelsea non tiferò per la Juve
« Risposta #1 il: Febbraio 23, 2009, 21:39:03 pm »
lo capisco benissimo, didier un grande juventino che é andato via perché non d'accordo col progetto della nuova dirigenza...cmq sempre uno di noi e mi sarebbe piaciuto vederlo da noi in serie A
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Offline mozagga

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Re:Deschamps: Nella partita con il Chelsea non tiferò per la Juve
« Risposta #2 il: Febbraio 26, 2009, 18:46:53 pm »
io alla fine sono d'accordo con didier....il progetto tecnico con questo allenatore non funziona.
 


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