Autore Topic: dal cibo al pensiero positivo, tutto fa salute  (Letto 1282 volte)

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Offline ninfea

dal cibo al pensiero positivo, tutto fa salute
« il: Febbraio 13, 2011, 08:08:14 am »
Dal cibo al pensiero positivo, tutto fa salute

Dimmi cosa mangi, e ti dirò che malattie avrai. Semplificando molto, si potrebbe riassumere così il senso di uno studio che da anni segue l’alimentazione e gli stili di vita di 500 mila europei, per capire come questi fattori influenzano la nostra salute. E dai primi risultati, a cui contribuisce l’Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, emerge che la cattiva alimentazione e gli errati stili di vita sono responsabili in questo gruppo di 40 mila tumori, 10 mila infarti e 20 mila casi di diabete dell’adulto.
Eppure stare in salute sarebbe facile, come racconta Franco Berrino, direttore di medicina preventiva all’Int: «I consigli sono quelli di rimanere snelli tutta la vita; di fare attività fisica ogni giorno, anche solo una camminata di 30 minuti; di limitare il consumo di carni rosse e dei cibi ad alta densità di calorie e, la più importante, di basare la propria alimentazione su cibi prevalentemente di origine vegetale, compresi legumi, frutta e cereali non raffinati».
E per chi ha dubbi su come scegliere i cibi al supermercato, l’esperto spiega che «in realtà è molto facile: se lo consigliano in tv, allora è da evitare. E poi, basta leggere le etichette».
Ma non è solo la qualità del cibo a essere determinante: anche ridurre la quantità, infatti, ha un effetto benefico sulla nostra salute. «Diversi esperimenti - racconta Pier Giuseppe Pelicci, direttore di oncologia sperimentale all’Istituto europeo di oncologia - dimostrano che ridurre la quantità di cibo, e quindi di calorie, determina un allungamento della vita: questo vale dal lombrico alla mosca, dal topo alla scimmia, e si pensa possa valere anche per l’uomo.
Ora sono in corso studi per capire anche quali cibi contengono sostanze capaci di avere lo stesso effetto della restrizione di calorie, in modo da aiutarci a scegliere meglio quello che mangiamo. Anche perché - conclude l’esperto - tutto questo può fornirci strumenti di prevenzione per le malattie tipiche dell’invecchiamento, come le malattie cardiovascolari e certi tumori».
Al bando anche il pessimismo: la longevità in piena salute psico-fisica si conquista con un atteggiamento positivo, spontaneo, tra cui esercizi di sorriso e respiri profondi quotidiani, come consiglia Assomensana che in proposito ha messo a punto sette strategie, dopo aver studiato le caratteristiche degli ultracentenari.
«Le condizioni favorevoli a un invecchiamento di successo - afferma il presidente di Assomensana Giuseppe Alfredo Iannoccari - sono da ricercare non in una, ma in più dimensioni correlate tra loro: genetica, alimentazione, soggettività, relazioni interpersonali, ambiente sociale e comunità di appartenenza. Uno dei fattori fondamentali dell’ottima forma, di mente e corpo, anche in tarda età, è senz’altro un atteggiamento positivo».
Secondo l’associazione di neuropsicologi, impegnata dal 2004 nella prevenzione dell’usura mentale e nell’allungamento della vita media, «le regole d’oro per cambiare il proprio approccio con l’esistenza e abbracciare una visione in rosa sono sette:
1) Sfogliando una rivista o un giornale, si deve scegliere di soffermarsi sulle notizie a carattere positivo anziché su notizie di cronaca o di politica.
 2) In un giorno, per tre volte, occorre fare esercizi di mimica facciale sorridendo sette volte, in quanto la muscolatura del volto improntata al sorriso rinvia segnali al cervello che rimandano a schemi automatici riferiti a situazioni piacevoli.
3) Due volte al giorno, va effettuata una respirazione diaframmatica, respirando profondamente per due minuti, mantenendo ferma la gabbia toracica e gonfiando e sgonfiando solo la pancia.
4) È opportuno cercare occupazioni che consentono di stare con altre persone, con le quali condividere scopi e obiettivi.
5) A fine giornata, serve ripensare a due eventi positivi che si sono vissuti/osservati nel corso della stessa.
6) Durante la conversazione, bisogna evitare le espressioni lamentose e limitare i «no» e le parole negative e svalutative (come «non posso», nessuno, pochino, minutino, attimino o mai), preferendo termini possibilistici («mi piacerebbe farlo», «valuterò le possibilità»).
 7) È indispensabile decidere di voler cambiare!
 da La Stampa
                                  
 

funcool3

  • Visitatore
Re:dal cibo al pensiero positivo, tutto fa salute
« Risposta #1 il: Febbraio 13, 2011, 15:23:03 pm »
sacrosante verità  hail2

strano che un giornale scriva delle cose sensate, l'ultima volta che ho letto un articolo simile (su Repubblica) si consigliava - per esempio - di bere molto latte...  :o
 

Offline ninfea

Re:dal cibo al pensiero positivo, tutto fa salute
« Risposta #2 il: Febbraio 13, 2011, 22:41:42 pm »

   :eheheh:   lol
forse dobbiamo imparare ad accontentarci di più di ciò che abbiamo e volerci bene in prima persona  :fiori:
                                  
 


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