Mondiale SuperBike 2013
Mimmo966:
Monza 12 maggio 2013
Il protagonista assoluto della quarta gara del Mondiale Superbike è Marco Melandri. Sul circuito di Monza, il pilota della BMW, primo in Gara 1 e secondo in Gara 2, recupera 14 punti sul leader della classifica Guintoli. Superati i problemi alla spalla, il pilota italiano ha dichiarato: "Il mio Mondiale comincia da qui". Con oggi Melandri coglie l'undicesimo successo in Superbike, il primo sul circuito di Monza.
Per maggiori info: repubblica.it
--- Citazione da: mozagga - Maggio 15, 2013, 22:15:18 pm ---....perchè la Dorna ha dichiarato che il circuito è pericoloso e che questa è stata l'ultima gara...
--- Termina citazione ---
Questa notizia mi era proprio sfuggita, ma pare sia proprio così. Quindi niente più Sbk a monza perchè il circuito giudicato pericoloso pare sia anche poco modificabile. :offeso: Speriamo la Dorna ci ripensi.
Per maggiori info: omnicorse.it
Mimmo966:
Donington 26 maggio 2013
Gara1
Tom Sykes è il vincitore di gara 1 del a Donington Park. Il pilota britannico è stato autore di una gara magistrale, gestita nel migliore dei modi senza forzature o sbavature e condotta in testa per tutta la sua durata. Grazie al suo secondo successo in stagione, il settimo della carriera, Sykes scavalca Laverty in classifica e si ritrova ora secondo, in attesa di gara 2, a soli 9 punti dal leader Sylvain Guintoli.
Marco Melandri, rimasto attardato nelle prime fasi di gara, è riuscito a recuperare di gran carriera fino al sorpasso per la seconda posizione all'ingresso dell'ultima curva, a conclusione del sedicesimo giro, proprio ai danni di Guintoli, terzo al traguardo a completare il podio.
Quarto posto per Jonathan Rea, abile a rimanere incollato a Tom Sykes nei primi giri ma non in grado di mantenere il passo del vincitore nella seconda metà della corsa, ritrovandosi costretto a giocare in difesa. Dietro al nordirlandese troviamo Loris Baz, autore di una prestazione altalenante ma comunque in grado di terminare davanti a Davide Giugliano e ad un irriconoscibile Eugene Laverty, autore di un dritto alla chicane "Fogarty" nel corso del settimo giro che ha rappresentato il primo segnale di una gara decisamente difficile per l'irlandese.
Il pilota ufficiale della casa di Noale ha preceduto Chaz Davies, anch'egli decisamente in difficoltà in questa prima corsa di giornata, dopo che nei primi giri era riuscito a rimanere incollato ai piloti che si sarebbero poi giocati le posizioni sul podio. Gara da dimenticare per Leon Camier, autore di una scivolata all'ultima curva al termine del terzo passaggio della corsa. Il compagno di squadra Jules Cluzel ha concluso la gara al nono posto davanti a Michel Fabrizio. Arrivo in volata per i tre portacolori del Team Ducati Alstare Ayrton Badovini, Carlos Checa e Niccolò Canepa, che hanno chiuso rispettivamente in undicesima, dodicesima e tredicesima posizione.
Dopo averci provato in tutti i modi, e nonostante un sensibile miglioramento della compattazione della frattura alla gamba sinistra, Leon Haslam e il Team Pata Honda World Superbike hanno voluto evitare uno sforzo eccessivo e hanno preferito quindi che il pilota di casa rimanesse ai box.
Gara2
Tom Sykes conclude in grande stile il quinto round della stagione sulla pista di Donington Park, conquistando la prima doppietta in carriera nel Campionato Mondiale eni FIM Superbike, la prima di Kawasaki dal 2000. Una giornata trionfale quella per il britannico, che si è avvicinato prepotentemente al capo classifica Sylvain Guintoli, ora a solo quattro punti di distanza - in attesa della decisione della Corte Disciplinare Internazionale FIM sul risultato di gara 2 a Monza.
Il dominio del pilota ufficiale Kawasaki è stato ancora più evidente in questa gara 2 di quanto non lo fosse stato nella precedente, con il margine sugli inseguitori che ha raggiunto numeri importanti, per poi stabilizzarsi sui sette secondi fino alla bandiera a scacchi.
Dal canto suo, Guintoli ha corso una gara intelligente riuscendo a ripetersi in seconda posizione, questa volta davanti al compagno di squadra Eugene Laverty. L'ormai quasi ventisettenne, al suo primo podio sulla pista inglese, si è dovuto difendere nel finale dagli attacchi di Marco Melandri fino al lungo del rivale alla chicane "Fogarty", nel corso dell'ultimo giro.
Melandri è comunque riuscito a tornare in pista, chiudendo quinto dietro al connazionale Davide Giugliano, autore di una performance più che positiva ed a tratti apparso in condizione di poter puntare ad un piazzamento sul podio, che gli manca da giugno dello scorso anno. Sesta posizione per l'altro pilota ufficiale BMW Chaz Davies - in leggero miglioramento rispetto alla prima gara - a precedere Loris Baz.
La battaglia a 4 per l'ottava posizione è stata vinta da Niccolò Canepa, davanti a Jules Cluzel, Michel Fabrizio e Jonathan Rea. Il pilota genovese, One Event per questo round, ha tenuto alta la bandiera del Team Ducati Alstare dopo il forfait di gara 2, causa problemi alla spalla sinistra, di Carlos Checa e la caduta di Ayrton Badovini, scivolato alla curva 2 ad inizio del diciannovesimo giro.
Weekend da dimenticare per Leon Camier, di nuovo a terra all'ultima curva del tracciato (quinto passaggio) ma, a differenza di gara 1, in grado di tornare alla guida della sua GSX-R e di chiudere al tredicesimo posto.
Da: worldsbk.com
Mimmo966:
Portimao 9 giugno 2013
Gara1
Marco Melandri firma una grande vittoria in Gara 1 a Portimao, battendo in volata l'Aprilia di Guintoli, 2° per 7 millesimi. Grinta e determinazione, sono la ricetta con cui Melandri conquista la vittoria nella prima manche del GP del Portogallo. Il ravennate riesce a sfruttare il lavoro fatto nei turni di qualifica e libere, portando in vetta una BMW che comunque non sembra ancora al 100% del suo potenziale. Come testimoniano i 7 millesimi che relegano la RSV4 Factory in seconda piazza. Detto che il francese leader della classifica fa la solita gara strategica, controllando le prime fasi e attaccando nel finale. Approfittando anche del ko tecnico del motore dell'Aprilia gemella di Laverty, fuori a metà gara. Un via libera per la volata a tre, dove Sykes si arrende, dopo aver provato a tenere dietro gli avversari in tutti i modi. Anche costringendo Marco ad un dritto da brivido, in staccata, che però ha scatenato l'adrenalina del Numero 33. Quindi, nel momento in cui Guintoli ha passato Sykes, Melandri si è rifatto sotto, infilando entrambi in poche curve. Gestendo poi gli attacchi, guidando in modo impeccabile e centrando un successo fortemente voluto. :applausi:
Gara2
Eugene Laverty trionfa in Gara 2 a Portimano, approfittando della caduta di Sykes, e del problema alla gomma posteriore che rallenta Melandri, 12°. Guintoli 2°, firma la doppietta Aprilia, e prende il largo in classifica con 213 punti. Rea completa il podio.
La seconda manche di Portimao si apre con un colpo di scena. Tom Sykes cade rovinosamente prima ancora di schierarsi sulla griglia di partenza. Non una semplice scivolata, ma un botto in piena regola che lascia danni pesanti sulla Kawasaki. L'inglese però non molla (nonostante l'assistenza poco convinta dei commissari) e riesce a riportare la ZX-10R ai box, in tempo per una veloce riparazione. I meccanici fanno il miracolo, ma quando la gara parte e Tom scatta dalla pit-lane, si accorge subito che qualcosa non va. Quindi di nuovo in corsia box per un ulteriore messa a punto, per poi tornare in pista, arrabbiato quanto basta per firmare il nuovo giro veloce della gara in 1:42.475. Dimostrazione amara del potenziale sprecato.
La corsa intanto vede Laverty scattare come un fulmine e portarsi subito al comando, seguito da Rea e Melandri. Il ravennate non riesce però a replicare la spettacolare prestazione di Gara 1, ritrovandosi a cedere posizioni agli inseguitori. La causa è un evidente problema alla gomma posteriore, che letteralmente si distrugge e perde pezzi ad ogni passaggio. Marco è stoico a resistere fino alla fine, portandosi a casa un 12° posto che vale almeno 4 punti.
Con i due big fuori dai giochi, Laverty gestisce la corsa, prendendo giusto i metri di margine necessari per evitare che gli inseguitori si facciano pericolosi. Ovvero Rea e Guintoli, che nel finale si scambiano le posizioni, con l'inglese di Honda che nemmeno può sognare di resistere all'attacco del francese dell'Aprilia. Dietro Checa prova in tutti i modi ad andare a prendere la Kawasaki e la BMW che lo precedono, ma deve accontentarsi di un 6° posto che comunque fa poco morale. In particolare vedendo che Badovini riesce a risalire fino all'ottava piazza, ma con Cluzel piazza ancora la Suzuki tra le due Rosse.
Infine sono costretti a remare nelle retrovie Giugliano e in particolare Fabrizio, che nonstante l'impegno in sella alla RSV4 devono rassegnarsi a prendere circa 40 secondi dall'Aprilia Factory ufficiale. Quella che consente a Guintoli di guidare la classifica iridata, precedendo Sykes fermo a 185 punti e seguito da Laverty a 174, poi Melandri a 156.
Da: sportmediaset.mediaset.it
Mimmo966:
Imola 30 giugno 2013
Gara1
Tom Sykes conquista la vittoria in gara 1 a Imola. L’inglese di casa Kawasaki è partito in sicurezza per poi portarsi in prima posizione e andare a vincere con largo margine su tutti gli avversari. Alle sue spalle si è piazzato un ottimo Davide Giugliano: il romano di casa Althea è subito partito agguerrito ed ha comandato i primi giri della corsa. Dopo aver subito il passaggio di Sykes gli è rimasto incollato fino a pochi giri dal termine.
Terzo gradino del podio per Eugene Laverty, ottimo il suo recupero dopo le non facili qualifiche. Quarta piazza per Marco Melandri che ha sofferto grandi problemi di chattering. Buon quinto posto per Michel Fabrizio: il pilota del Team Red Devils ha perso tempo in avvio di gara per evitare un contatto con Checa ma ha poi recuperato e per poco non ha agguantato Melandri e Laverty.
Grande sfortuna per Sylvain Guintoli, tradito dalla sua moto, e Jonathan Rea, autore di una splendida rimonta dopo un’escursione nella sabbia in avvio di gara ma poi caduto al 19° giro.
Ancora difficoltà in casa Ducati: Ayrton Badovini ha chiuso in ottava posizione, Carlos Checa in undicesima.
Gara2
Un solitario Tom Sykes ha tagliato per primo anche il traguardo di gara 2 ad Imola. Dopo l’auto eliminazione di Davide Giugliano dopo un paio di tornate, il pilota di casa Kawasaki ha definitivamente preso il largo ed è andato a conquistare la sua seconda vittoria di giornata, la quinta stagionale. Alle sue spalle, con un ritardo di oltre cinque secondi, si sono piazzati gli altrettanto solitari Jonathan Rea e Sylvain Guintoli. Negli ultimi giri lotta fratricida, con tanto di contatto a pochi metri dal traguardo, in casa BMW per la conquista del quarto posto: ad avere la meglio è stato Marco Melandri. Quinta piazza dunque per Chaz Davies mentre la sesta è andata a Loris Baz che ha avuto la meglio nel duello con Leon Camier.
Ancora una gara difficile per casa Ducati con Ayrton Badovini che ha chiuso in decima posizione e Carlos Checa, comunque festeggiato dai marshall, dodicesimo.
Gara da dimenticare per Eugene Laverty che dopo il podio di gara 1 e volato nella sabbia al quinto giro.
Il weekend imolese vede dunque Sylvain Guintoli perdere il comando della classifica in favore di Tom Sykes che ora comanda con 235 punti, sei in più del francese.
Da: motorionline.com
Mimmo966:
Mosca 21 luglio 2013
Una giornata drammatica al Mondiale Superbike a Mosca: niente gara-2 e niente Supersport, fermata al secondo giro dopo una drammatica caduta che ha visto rimanere a terra esanime il pilota umbro Andrea Antonelli, morto poco dopo. Sotto un diluvio torrenziale sul Moscow Raceway il resto della manifestazione è cancellata, quindi sia Supersport interrotta al secondo giro che la gara 2 Superbike.
Gara1
Marco Melandri stratega perfetto trionfa in una prima gara del GP di Russia decisa dal primo pit stop per cambio gomme. Il fuoriclasse Bmw, 13° successo in carriera (terzo in stagione e secondo consecutivo al Moscow Raceway) riapre la classifica del Mondiale risalendo al 32 punti dal francese Sylvain Guintoli tornato in vetta con il sesto posto strappato nonostante la spalla destra lussata. L'Aprilia confeziona il controsorpasso alla Kawasaki tradita prima da Tom Sykes sbadato in Superpole (caduto, terza fila) e poi dal motore andato in fumo al quarto dei 25 giri. Sfumato all'alba della gara il sogno di Davide Giugliano che scattava per la prima volta in Superpole con l'Aprilia satellite. Il 23enne romano è caduto senza danni al secondo giro rincorrendo la lepre Chaz Davies poi finito secondo con la seconda Bmw. Sorride la Ducati per il primo podio della Panigale grazie al talento acquatico di Ayrton Badovini terzo in grande rimonta.
Da:gazzetta.it
La notizia della morte di un ragazzo di 25 anni in una competizione sportiva è una di quelle cose che nessuno di noi vorrebbe mai sentire, ma purtroppo accade anche questo. Con il senno di poi si fanno tante ipotesi del tipo "la gara non doveva neppure partire" visto le condizioni climatiche oppure l'asfalto non drenante non dovrebbe neppure esistere ecc. ecc. Ho visto in un intervista il papà di Andrea dichiarare che il figlio quel giorno sperava piovesse perchè sul bagnato si sentiva in condizioni migliori...e invece.
Addio Andrea, ora anche Tu lassù tra le nuvole a sfidare Marco Simoncelli.
Condoglianze alla famiglia. :rosa:
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