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Offline ambarambacicicoco

Islam: luoghi di culto ad hoc e sermoni in italiano
« il: Gennaio 28, 2011, 13:16:43 pm »
Islam: luoghi di culto ad hoc e sermoni in italiano
Il Viminale elabora un documento di concerto con il Comitato per l'Islam italiano. Emersione del sommerso e trasparenza nel rispetto della libertà

Esercizio del culto in luoghi ad hoc, pubblici o aperti al pubblico, costruiti nel rispetto delle norme e pronuncia dei sermoni in lingua italiana. Sono alcune delle indicazioni contenute nel "parere sui luoghi di culto dei fedeli musulmani" predisposto dal Comitato per l'Islam italiano, riunitosi stamane al Viminale alla presenza del ministro dell'Interno Roberto Maroni e del sottosegretario Alfredo Mantovano.

Il parere - spiega il ministero - e' "teso a incoraggiare l'emersione di una diffusa prassi che si caratterizza per l'esercizio del culto in luoghi privati", luoghi spesso "formalmente destinati ad ospitare attivita' culturali, ricreative, sportive o commerciali, salvo poi mutare arbitrariamente la destinazione d'uso, trasformandosi di fatto in luoghi di culto".

Il Comitato - spiega una nota - ha suggerito "l'adozione di un complesso di misure che, facendo leva anche sui vantaggi che si legano alle opere di urbanizzazione secondaria, punti a incentivare l'esercizio del culto in luoghi pubblici o aperti al pubblico, a tale uso specificamente destinati. Con cio' assicurando un piu' elevato standard di legalita', ma anche piena trasparenza e volonta' di integrazione nel contesto di insediamento. Il Comitato, nel rilevare che gli edifici di culto dovranno essere costruiti in totale conformita' con la normativa edilizia e urbanistica e di sicurezza per la prevenzione degli incendi e degli infortuni, in zone compatibili con la destinazione d'uso, auspica che tali luoghi siano aperti alla pratica del culto da parte di tutti i fedeli di religione islamica, di qualsiasi scuola giuridica, e che i sermoni vengano pronunciati in lingua italiana".

Il Comitato ha poi "evidenziato la necessita' di assicurare il rispetto delle norme giuridiche che regolamentano l'esercizio di attivita' commerciali, anche di ristorazione, svolte all'interno dei luoghi di culto, nonche' di assicurare trasparenza alla pratica dell'elemosina rituale, ai lasciti e donazioni da parte dei fedeli, cosi' da garantire una gestione dei luoghi di culto in conformita' alla disciplina civilistica e fiscale".

Il Comitato - conclude la nota - ha riconosciuto infine "che la disciplina dei luoghi di culto sotto il profilo amministrativo e sotto il profilo cultuale, dovra' inserirsi in un quadro organico ispirato ai valori di liberta' espressi nella Costituzione italiana e nella 'Carta dei valori'".

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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