Sbiancanti per denti fai da te, meglio evitare
10-02-2011
Gli sbiancanti per denti fai da te hanno, al massimo, un effetto estetico temporaneo. L’uso frequente di questi prodotti può avere fastdiosi effetti indesiderati a breve termine (ipersensibilità dentale, irritazione della bocca). Ancora si sa poco su eventuali effetti a lungo termine.
Alla larga dai kit
Meglio evitare i kit per lo sbiancamento dei denti: non solo sono poco efficaci, ma possono dare ipersensibilità dentale e irritazione della bocca.
Inoltre, l’uso pesante e frequente di sostanze sbiancanti può attaccare lo smalto dei denti, che alla lunga diventa più fragile e poroso e il dente meno bianco, il che spingerebbe a usare nuovamente trattamenti sbiancanti... Insomma, è il serpente che si morde la coda.
Cosa contengono
L’effetto sbiancante di questi prodotti è dovuto alla presenza di acqua ossigenata o clorito di sodio, sostanze chimiche che penetrano all’interno del dente, sono capaci di entrare nello smalto fino alla dentina - lo strato intermedio del dente di colore giallo (con varie sfumature da persona a persona), quello da cui dipende il colore - e reagiscono chimicamente con i pigmenti di colore in modo da neutralizzarli. Per questo agiscono solo sui denti naturali e non sulle protesi e non devono essere usati in presenza di carie, incrinature, otturazioni, gengive sensibili, cure dentistiche in corso...
Se l’ingrediente attivo è l’acqua ossigenata, il prodotto può essere venduto solo in farmacia, mentre se è il clorito di sodio il produttore può scegliere se venderlo al supermercato o in farmacia. Da un test condotto in passato su questo tipo di prodotti, i risultati sono stati poco brillanti in generale. In particolare, sono risultati meno efficaci i prodotti a base di clorito di sodio (sodium chloride), rispetto a quelli con acqua ossigenata, lo stesso ingrediente usato per lo sbiancamento anche dai dentisti in percentuali molto più elevate.
Così come sono risultati meno validi i prodotti con applicatori a pennello rispetto a quelli da posizionare con mascherine o strisce, perché il principio attivo resta a contatto con il dente per un tempo minore e viene facilmente rimosso dalla saliva.
Dal sito di Altroconsumo